Le attività artigianali legate
alla pelle
Le attività solofrane ruotavano direttamente o indirettamente
intorno alla concia
Attività armentizia
Era
esercitata a Solofra, ma soprattutto finanziata nelle zone pastorali del Principato
Ultra e in quelle del Tavoliere delle Puglie. Qui c’era il centro di raccolta
delle pecore (la Dogana di Foggia) e qui avveniva la tosatura.
Commercio della lana
La
lana era prelevata dai mercanti solofrani in Puglia. Il commercio era molto intenso
con attività su Solofra sostenuta dai finanziatori locali, fra cui spicca
Alessandro Ronca. Il prodotto confluiva al mercato di Salerno attraverso
operatori di Giffoni i quali godevano di particolari privilegi per questa
attività.
Lavori della lana
Lavori di cimatura con
operai specializzati detti azzimatori,
di battitura,
di pettinatura,
di cardatura,
di confezionamento dei
panni-lana (pannittori).
Lavorazione delle scarpe.
Si diversificava
chiamandosi arte cerdonia, arte de lo calzolaro e arte sutoria.
Aveva una organizzazione artigiana con botteghe, operai, apprendisti e un
commercio non secondario. Il prodotto era molto differenziato: scarpe lavorate
femminili e maschili, scarpe di vari colori, pianelle, pantofole, calzarelli.
C’era un buon mercato con Serino.
Produzione della calce
La calce si
otteneva sul posto in forni specifici detti calchare, dove venivano
messe le pietre calcari affinché il calore, liberando il gas carbonio,
lasciasse l’ossido di calce, che, diviso in blocchi bianchi, veniva posto nei
calcinai delle concerie, dove avveniva la trasformazione della calce viva in
calce spenta usata per la concia.
Lavorazione dei prodotti per
la concia
Il visco, che serviva per la concia grassa, veniva raccolto sui
monti della Calabria e della costa di Amalfi, e poi lavorato in loco.
Il mirto,
il sommacco ed altre sostanze vegetali concianti (fruscamine)
venivano triturati sul posto in macine speciali e venduti nelle spezerie.
Un’attività
che divenne una caratteristica solofrana fu l’arte del battiloro, chiamata
inizialmente oropelle, poiché consisteva nell’impreziosire la pelle con fogli
di oro.
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Mappa degli argomenti sulla concia
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Da M.
De Maio, Solofra nel Mezzogiorno angioino-aragonese, Solofra, 2000
Per
prelievi totali o parziali citate lo studio indicato
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