Chiese di Solofra
Chiese distrutte
Vedi la pagina propria.
Chiesa di San Giacomo
Chiesa
del casale Platea-Sortito, sorgeva là dove dalla Platea si dipartiva
la strada per il Sorbo e Caposolofra con due entrate, una sulla Platea, l’altra
sulla strada del Sorbo, una parte della quale si chiamerà via
S. Giacomo. Fu sede del Collegio Canonicale, nella
seconda metà del XVI quando, per la costruzione della
Collegiata, questa non potette svolgere la sua funzione.
.
Documenti |
1521. Sono
documentati in possesso della chiesa dei beni in località canale (un territorio di
Fontane soprane al lato
est della collina del castello).
1554, aprile 4.
La chiesa di S.
Giacomo, sita in capite
1609-1615.
Nella chiesa c’è
1711. Carte
riguardanti
1790 (ASA)
Dinanzi la chiesa di San Giacomo (Capopiazza) si riuniscono i rappresentanti del casale per
l’elezione del Decurionato.
|
S. Lucia
Sita
al rione omonimo, una volta Fontane
sottane, fu di jus patronato
della famiglia Caropreso, dominante nel casale, che su essa poggiò la propria
attività finanziaria. Nel 1521 fu rettore della chiesa Hettore
Caropreso, mentre ne fu cappellano il fratello Paolo. Nel 1805 fu distrutta
dall’alluvione del 22 gennaio.
.
Documenti |
1609-1615. Carte riguardanti la cappella di patronato della famiglia Caropreso
intitolata a S. Lucia al casale Fontane
sottane (ASD).
Nel 1754 possedeva 6 beni immobili e vari
crediti annui.
.
|
Santa Maria del Popolo
Sorgeva
nella piazzetta omonima lungo via Forna e fu una ricca
chiesa di un ricco casale dove dominavano le famiglie Giliberti e Landolfi, da
cui fu dotata. Fu infatti sede di un Beneficio
dei Landolfi e del Monte dei Maritaggi
istituito da Gregorio Giliberti nel
Documenti (ADS) |
1658-1677.
Lite tra il Capitolo della chiesa e la famiglia Ronca per i censi. Beneficio
di S. Maria di Portosalvo, patronato della
famiglia Morena.
1658-1677.
Lite fra D. Domenico Cavaselice, beneficiaro di S. Maria del Popolo ed i mastri della
stessa chiesa.
1693. Atti di fondazione del Beneficio di S. Maria del Popolo di jus di Nicola Landolfi del casale Forna.
Nel
1802 fu costruito un nuovo pavimento e fu rifatta la cupola e lo stucco interno.
|
S. Maria degli Afflitti
Era
posta sulla strada tra Capopiazza e Caposolofra,
chiamata appunto via Afflitta. Fu voluta dal
sacerdote Nunziante Buongiorno (1600-1672). Fondata nel 1624 ed arricchita di una tela di
Francesco Guarini. Il Cardinale Orsini
(poi Benedetto XIII) vi istituì
Tra il 1677-1693
Nel XVIII secolo possedeva beni immobili e
diversi censi.
1854 (ASA, Notai, B1552)
La chiesa di Santa Maria degli Afflitti ha come Amministratore Giuseppe Fasano, primicerio (figlio
di Felice).
|
S. Maria di Loreto detta anche Lauretana.
Sorgeva al rione Sorbo, già documentata nel XV secolo era
la chiesa del casale, dotata dalle famiglie in esso dominanti. Nel 1454 infatti ebbero in essa un jus di
patronato la famiglia Guarino del Sorbo (Stefano e Pietro).
1677-1693.
Messe per il Beneficio del Crocifisso al Sorbo.
Nel 1754 aveva otto
beni immobili e vari censi di capitali.
1790 (ASA). Avanti
Così è descritta:
"Divisa in tre ali di forma sferica, con cupolette ad affresco non
considerevole, nella terza delle quali officia il sodalizio di tal titolo,
eretto nel 1781".
1797.
Francesco Ronca è
nominato cappellano. Sono procuratori Filippo Ronca e Gaetano Brescia (1797)
|
S. Nicola di Bari detta S.
Nicola alle Scanate
Posta
sulle prime balze della collina del castello (località scanate), fu una chiesa ricca
perché di jus patronato delle famiglie
Caropreso (Paolo e il figlio Lorenzo che nel 1527 la dotarono di molti beni) e
Grasso (vn Luca, Donato), le famiglie del notaio Pasquale Giliberti e dei Guarino detto Ronca, tutte della zona.
All’inizio
del XVI secolo, oltre a questi patronati, era gestita
sia dall’Universitas che dall’episcopio di Salerno,
quindi ne aveva la cura il primicerio della chiesa dell’Angelo. Passò poi alla
famiglia De Donato e nel XIX secolo fu tenuta dal
sacerdote Rocco.
1513. Collazione dell’oratorio di S.
Nicola delle scanate al sacerdote Cosma Guarino
detto Ronca. (ADS).
1527. Beni in possesso della chiesa di S. Nicola alle scanate: a le campore, a le scanate, lo lialbo. In questo anno la chiesa
ebbe una consistente donazione di beni dalla famiglia Caropreso, il cui
apprezzo fu fatto alla presenza dell’arcivescovo di Salerno Sigismondo Capograsso (le padule delle campore,
loco planito, selva delle campore).
Economi: Paolo Papa, Alessandro Ronca, Ianno Ronca,
Giulio de Gentile Guarino.
1598. Beneficio di S. Nicola delle Scanate
di patronato Di Donato con annessi processi per la
tutela di esso. (ADS).
Nel 1754 possedeva diversi beni e crediti.
Nel 1725 fu rettore Soccorso de Donato.
.
Tradizione. Era il centro di una festa di
notevole importanza che si svolgeva in due giorni, aveva luminarie e un
concerto musicale ("Le rane", novembre 1907). |
Chiusa al culto, fu abbattuta
negli anni sessanta del secolo scorso.
|
|
|
San Giovanni Battista alla
Fratta
Cappella
del casale Fratta, posta non lontano dalla chiesa di S. Giuliano, già
attiva nel XVI secolo di jus
della famiglia Vigilante dominante nel casale che vi fondò un Monte per dottoraggi, maritaggi e monacaggi (Pompilio, Giovan
Battista e Antonio Vigilante). Fu sede di una Confraternita omonima istituita
nel 1616 e riconfermata nel 1778. Nel 1722 è documentato un Monte della
Pietà e nel 1749 fu istituita
1609-1615. Carte
riguardanti
.
C’era la tradizione
che i filiani del casale potevano essere
sepolti tanto in questa chiesa che in quella di San Giuliano. Negli Statuti
della chiesa era contemplato che i fratelli della Congregazione della
Pietà dovevano essere sepolti in questa chiesa tanto se erano filiani
della Collegiata quanto se della Parrocchia di San Giuliano, che per le
esequie "convenissero processionalmente i canonici e il primicerio della
Collegiata e si unissero ai preti delle due chiese", ciò doveva avvenire
anche per quei fedeli che si facevano seppellire nelle altre chiese del
distretto della Collegiata (la stessa Collegiata, S.
Maria delle Grazie, Santa Croce, S. Agostino). Nei testamenti si potevano
dare altre disposizioni, si potevano indicare i
preti che dovevano cantare il salterio, quelli che dovevano celebrare le
messe di suffragio (quarantana e ternana). I preti di San Giovanni potevano essere anche
canonici della Collegiata. |
|
Cappella di S. Giovanni Battista
a S. Agata di Solofra
1617-1645. Atti riguardanti
|
Chiesa di Santa Maria della
Speranza
Eretta nel casale Toro soprano in località La selva di santagati censuale a Libero Antonio Guarino fino alla
terza generazione (1738).
|
Chiesa di S. Antonio a
Caposolofra
Presente
in diversi documenti, fu distrutta in seguito all’alluvione che colpì il casale
nel 1805.
|
Vai a
Le tradizioni popolari e religiose
Copyright 2000
|