Chiese
solofrane
CHIESA DI SANTA MARIA DELLA NEVE
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Già
esistente all’inizio del XVI secolo con dotazione di
beni e con un sacerdote senza la cura animorum, fu a
protezione della strada e dei traffici del vicino passo.
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Dall’Archivio
Diocesano di Salerno |
1521. Beni:
sette pani, lo campo.
1528. Vi abita
Antonio Pirolo per la peste.
1609-1615. Carte
riguardanti la cappella di patronato Guarino.
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Dal Catasto onciario del 1754 |
Il catasto la
dice in
luogo solitario e sede di un eremita.
Fu in potere
della Congrega
della Carità.
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Ha subito diversi interventi di restauro e di ampliamento, dei quali il più importante è quello
dell’inizio del XVII secolo, quando l’ingresso fu protetto da un portico.
Ricorda questo intervento una lapide che porta
l’intestazione della chiesa con in bassorilievo l’immagine della Vergine e la
data (1616), mentre sulla chiave è scolpito un sole
radiante, simbolo dell’Universitas di Solofra.
In tempi più recenti, l’arco del pronao è stato tompagnato
con l’inserimento di una porta spostando così l’ingresso principale.
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È una chiesetta rurale di modeste dimensioni
con orientamento nord-sud.
La facciata, volta a
nord, verso la strada è caratterizzata da un doppio portale ad arco a tutto
sesto.
L’interno ha
un’unica navata di piccole dimensioni, che si frappone fra due cappelle
laterali quasi ad individuare una pianta a croce greca, ed è illuminato da due
finestre poste in alto sul lato destro della navata.
Un lungo atrio con
copertura piana si sviluppa ortogonalmente alla navata ed è separato da questa
da un arco a tutto sesto. Il soffitto è a volta
rastremata con affresco.
Sulla parete dell’altare, opposta alla porta,
vi è una nicchia incorniciata, contenente una statua lignea policroma della
Madonna risalente alla fine del XVIII secolo e restaurata.
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Santa
Maria della neve, una chiesa a protezione dei traffici del passo di Turci
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