Uomini
Illustri
XVII
XVIII
XIX
XX
Protagonisti
(ordine cronologico)
Truppoaldo (XI
secolo), figlio di Diletto solofrano, ebbe nel 1042 dal vescovo Amato di
Salerno e dall’Abate di San Massimo di Salerno la direzione della pieve
di "S. Angelo e S. Maria del locum Solofre" e delle terre che da essa dipendevano.
Riccardo Fasano (Solofra
fine XII secolo-Napoli 1333), figlio di Pietro e nipote di Oliviero "huomo non meno eccellente in lettere, che prode, e famoso
per l’armi", studiò a Salerno dove fu medico di Carlo II fin da quando il
re angioino era principe di questa città e che seguì a Napoli, sostenendo poi
re Roberto nello sviluppo dello Studio napoletano, di cui fu reggente nel 1313
e insegnante così noto da essere chiamato "medicinalis
scientia professor" anche dopo aver lasciato
questo status (1313) per quello di Protomedico del Regno, carica che gli
permise di completare la riforma napoletana della professione medica e di
regolarne l’esercizio.
Andrea Fasano (n. 1335),
figlio di Riccardo fu medico degli Angioini e Protomedico del Regno, ricevendo
privilegi per sé e per le attività economiche di Solofra.
Niccolò Fasano (n. 1360),
figlio di Andrea, fu medico degli Angioini e Protomedico del Regno, ebbe
confermati i privilegi goduti dalla sua famiglia oltre all’esenzione dei suoi
beni posseduti in "Sicilia, Solofra e Montella" ed ottenne nel
"1413 il titolo feudale sul bene di Arco".
Agostino Garzilli (n. 1527),
dottore in utriusque juris,
fu Vicario di S. Agata dei Goti e primicerio della Collegiata.
Francesco Saverio Giliberti (Solofra
1551-Montevergine 1607), letterato e umanista, fu abate di Montevergine
(1591-1606) dando vita ad un’opera di riforma della disciplina monastica
secondo lo spirito del Concilio di Trento.
Giovan Battista
Vigilante, intagliatore solofrano-napoletano
tra cinque e seicento, appartenne alla Bottega di Benvenuto Tortelli.
Matteo
Lottiero (ma Lettieri) (Solofra
1560-1626), maestro di Sacra Teologia e letterato, fu agostiniano, priore del
Monastero di Napoli (volle la costruzione del monumentale campanile di quella
chiesa), dove si conserva un suo ritratto, e provinciale dell’ordine in Sicilia
dove morì. Scrisse opere in latino di argomento religioso. Parla di lui Nicolò
Toppi.
Camillo Maffei (XVI secolo) matematico, filosofo aristotelico e medico della
famiglia Orsini, scrisse Scala naturale overo
Fantasia dolcissima che ebbe quattro edizioni a Venezia (1564, 1591, 1600,
1650) e un’opera epistolare Delle lettere di Ser Gio
Camilo Maffei da Solofra (Napoli, Raimondo Amato, 1562).
Nunziante
Buongiorno (1605-1672), sacerdote ed
educatore di giovani all'Oratorio di S. Croce e presso la chiesa di S. Maria
degli Affitti da lui fondata e donata agli Orsini e dove c'era un suo ritratto
opera del Guarini. È sepolto nella chiesa di San Giuliano di Solofra.
Niccolò
Tura (1612-1706), domenicano, fu consulente della
feudataria Giovanna della Tolfa Orsini e maestro a Solofra di Pier Francesco
Orsini, il futuro papa Benedetto XIII che seguì a Benevento. Fu vescovo di
Sarno (1674) ed autore di una raccolta di versi che intitolò ironicamente Aborti
poetici (Napoli, 1665) che risentono della sua partecipazione all'Accademia
di "Amene lettere", fondata da Benedetto XIII e tenuta nei saloni del
suo palazzo di Solofra.
Tommaso
Fasano (Solofra 1646-Napoli 1716), fratello del più famoso Gabriele, pittore
allievo di Luca Giordano. Operò a Napoli.
Giovan Sabato Iuliani (1651-1736)
primicerio della Collegiata di San Michele Arcangelo, guidò, subendo anche il
carcere, un fiero scontro antifeudale contro le prepotenze dell’Orsini e di una
parte del patriziato locale.
Mondillo Orsini (Solofra
1690-Napoli 1750) dei duchi di Gravina feudatari di Solofra. Entrò nella
Congregazione di S. Filippo Neri ed operò nella Chiesa di S. Maria degli
Afflitti. Dottore in utriusque juris,
fu Vescovo di Melfi e Rapolla (1724), Arcivescovo di Capua (1728-1743). Ebbe il
Titolo di Patriarca di Costantinopoli e fu Conte di Muro.
Agostino
Pandolfelli (n. 1693), studioso di diritto e
latinista, scrisse Parti (Napoli, 1738).
Pietro Pandolfelli (XVII
secolo), maestro in Sacra Teologia fu Provinciale dell'Ordine dei Domenicani.
Ha il sepolcro in marmo nella chiesa di San Domenico ivi trasportato dalla
Chiesa di S. Agostino.
Nicola Pandolfelli, dottore in
utriusque juris, uomo di
cultura e di grande prestigio, venne nominato primicerio nel 1642 fu anche
Protonotario apostolico.
Traiano Maffei (XVII
secolo), filosofo e dottore in medicina e nelle lettere canoniche, fece parte
di molte Accademie tra cui quella di "Amene lettere" unendo a questa
attività una prettamente politica, quando partecipò ad un tentativo di dar vita
ad un moto antispagnolo del Viceré Onatte. Da
ricordare un discorso pronunciato nell'Accademia degli Indefessi di Roma (Roma,
1647).
Giovan Vittorio Ronca (XVII
secolo), matematico.
Niccolò
Giliberti (XVII secolo), abate del quale si
ha un'orazione recitata all'Accademia degli Oziosi in cui fece una pungente
satira contro i "modi del secolo", Cerimonie moderne,
pubblicata nel 1734.
Taddeo Garzilli (Solofra
1699-Napoli 1761). Fu rettore di Sant'Antonio viennese in Napoli, dove visse
una vita di penitenza, di generosità e di zelo nel suscitare le vocazioni. Ebbe
dal Cardinale Giuseppe Spinelli la nomina di Abate beneficiario di Vietri in
Potenza nel 1735. È sepolto in S. Antonio viennese di Napoli.
Nunziante Garzilli (1704-1731),
sacerdote, filosofo e poeta.
Giuseppe Pandolfelli (1714-1772),
fu Primicerio della Collegiata impegnandosi per il restauro della chiesa, fu
sepolto nella Cappella del SS. Sacramento.
Carmine Filippo Garzilli (Solofra
1727-Napoli 1815), fu rettore S. Antonio viennese in Vietri di Potenza.
Marco Pasquale Garzilli (Solofra
1728-Napoli 1812), sacerdote e poeta, autore di due drammi, Il gaudio dei
Pastori (Napoli, 1760) e La Passione di Gesù Cristo (Roma, 1766). È
inedita, presso l'archivio di casa Garzilli, una traduzione in rime delle Avventure
di Telemaco di Fenèlon.
Domenico Murena (Solofra
1733- Napoli 1810) giureconsulto, letterato e poeta, autore di un Epitalamio
in occasione delle nozze di Filippo Orsini (Napoli, 1771).
Francesco
Giliberti (n. 1733), sacerdote e dottore in utriusque juris, fu Abate della
SS. Assunzione in Carlantino di Foggia e vescovo di Pompeopoli.
Matteo
Barbieri (1743-1789),
sacerdote, giansenista e matematico.
Marianna
Vigilante (n. 1746), studiò le scienze
naturali, la fisica e l'astronomia in un periodo in cui alla donne non era
facile l’accesso agli studi, dimostrando quanto fosse diffuso l’interesse per
le scienze nuove e quanto fosse importante l’impegno per la loro conoscenza.
Tradusse e pubblicò nel 1789 (Napoli, presso Raimondi)
gli Elementi di Astronomia di Isacco Watts (V.
M. Iannacchini, Topografia storica dell’Irpinia,
Avellino, 1891, pp. 272-73).
Vitantonio
Grassi (n. 1746), notaio e solerte raccoglitore di documenti di storia
solofrana.
Paolo Garzilli (Solofra
1756 Sessa Aurunca 1848), sacerdote e vescovo di Marsiconovo
(1797), poi di Bovino (1819), quindi di Sessa Aurunca (1832), dove si trova il
suo sepolcro. Partecipò alla stesura del Concordato del 1818.
Felice Giannattasio (Solofra 1756-Napoli 1849)
Sacerdote, filosofo e matematico. Occupò un posto di prim'ordine nella Napoli
illuministica per le sue idee innovative. Insegnò Astronomia e Sintesi
sublime all'Università di Napoli di cui fu rettore.
Giovan Battista
Ronchi (Solofra 1770-Napoli 1840), fisico, matematico, insegnante
all'Università e autore di varie invenzioni tecniche, tra cui un cronometro ed
un organetto che una ruota faceva entrare in funzione.
Maria Salvatore Ronchi (n. 1760),
medico e chimico, insegnò all'Università di Napoli Medicina forense
(1789-1799) e Chimica (1799-1805).
Taddeo Garzilli (Solofra
1774-Napoli 1848), sacerdote, dottore in utriusque juris e studioso di matematica. Durante il vicariato a
Benevento affrontò una vertenza in materia di regalie tra
Gaetano
Giannattasio (1777-1842), allievo del Maffei,
divenne esperto di Diritto amministrativo nella ricerca di uno strumento
per coloro che devono governare, tanto che i napoleonici lo vollero tra i loro
collaboratori nella compilazione delle Leggi Amministrative del Regno di
Napoli.
Rocco Didonato (1799-1887),
sacerdote, insegnò nel seminario di Salerno. Aprì a Solofra una scuola privata
dove ispirò il suo insegnamento a quello del Puoti.
Istituì un Monte di pegni per venire incontro alle esigenze del credito per i
più deboli.
Francesco
Giannattasio (XVIII secolo), letterato,
affrontò il problema della riforma del "lusso" del secolo in un
memoriale inviato a Calo III, in cui si avverte il bisogno di cambiamento di
taluni comportamenti sentiti nella loro sproporzione: Memoriale a Sua Maestà
intorno alla riforma dello Stato del lusso del presente secolo, di cui è
supplicata la S. M.
Agostino Landolfi (1800-1889),
benefattore, donò alla Comunità solofrana il suo palazzo con i suoi beni con lo
scopo di farne un Ospedale per i poveri.
Giuseppantonio Grassi (Solofra 1806-1859),
medico e chirurgo della Marina di Napoli e dell’Ospedale degli Incurabili.
Scrisse Medicina militare e navale (Napoli, 1844) e Dizionario
militare italiano (Napoli, 1844).
Paolo
Garzilli (1807-1887), sacerdote e prefetto
della Biblioteca Brancacciana di Sant’Angelo a Nido
che egli trasformò in centro di studi e ricerche, pubblicò diverse opere.
Domenico
Murena (Solofra 1808-Avellino 1844), avvocato e autore di poesie civili e
satiriche (Avellino, 1938).
Raffaele Giannattasio (1809-1879),
sacerdote ed esperto di Teologia e di Diritto Canonico, fu Vicario Generale di
Potenza, Marsico, Melfi, Giovinazzo, Terlizzi, Castellammare di Stabia e
Avellino dove diresse il Seminario.
Antonio Giliberti (1809-1900),
teologo, latinista e canonico della Collegiata, fu versatile e squisito poeta.
Scrisse tra l’altro Pantheon solophranum (Avellino,
1886), Epicina divi Gregorii
Papae VII (Avellino, 1870), Sarcophagus
arcanus Cristofari Columbi (Avellino,
1881), Pro Iosepho Fasano in presbyterarum
erecto (Napoli, 1835), Pro excidio
in utriusque Siciliae Regnum ad asiatico morbo allato anno 1836 (Napoli,
1838); Ode saffica (Avellino, 1883); Carmina selecta
(Avellino, 1884); Super Solophrano S. Michaelis Arcangeli (Avellino, 1889).
Maiorsini Francesco (S. Agata
di Sotto 1812-Amalfi 1893), sacerdote e dotto in Teologia, fu Vicario di Capua,
Vescovo di Lacedonia (1859-1871) e di Amalfi (1871-1893) nella cui cattedrale è
sepolto. Consacrò la chiesa di S. Agata nel 1865.
Giuseppe Maffei junior (1829-1892),
magistrato, si impegnò, come rappresentante dell'Amministrazione Provinciale,
perché il tronco ferroviario San Severino-Avellino passasse per Solofra e
sostenne la ristrutturazione viaria della zona.
Niccolò Garzilli (Solofra
1831-Palermo 1850), filosofo precoce e studioso di Gioberti,
su cui pubblicò, ad appena 16 anni, il Saggio filosofico sulle attinenze
ontologiche della formola ideale co’ più rilevanti problemi della filosofia
secondo Gioberti (Palermo, 1847), partecipò ai
moti palermitani del 1848, subendo il carcere a S. Elmo. Nel 1850 organizzò una
congiura a Palermo, patria della madre, che gli costò la condanna a morte, come
ricorda una lapide a Palermo nel luogo dell'esecuzione e una strada nel rione
del Teatro Massimo.
Graziani Antonio (Villetta
Barrea 1838-Solofra 1895), scrittore satirico e interessato alla storia di
Solofra, scrisse Purdgavine con documenti
trascritti dall’archivio di Cava (Avellino, 1883), la biografia di Giovan Sabato Iuliano (Avellino, 1889) e Illustrazioni storiche
sul Monastero Benedettino di S. Angelo in Borregio
(Napoli, 1863).
Buonanno Nicola (Solofra
1843-1927), sacerdote ed esperto di Teologia morale, insegnò nel Seminario di
Conversano e poi in quello di Lecce, resse la sede vescovile di Salerno (1914-1915)
di cui fu poi Vicario generale.
Buonanno Nicola, (Solofra
1853-Napoli 1897), chirurgo di fama a Napoli e a Solofra.
Santoro Francesco, (Solofra
1862-1841), sacerdote e primicerio della Collegiata.
Donato Buongiorno (n. 1865),
pittore italo americano. Studiò all'Istituto di Belle Arti di Napoli, lavorò
alla Reggia di Capodimonte e nella Villa reale a Corfù. Si trasferì a New Jork, dove si distinse ed ottenne molti incarichi e
riconoscimenti e dove morì.
Carmine
Troisi (1866-1948), sacerdote e poeta, primicerio
della Collegiata, partecipò intensamente alla vita civile e sociale della
cittadina. Ebbe una scuola privata, dove per cinquanta anni si formarono le
giovani generazioni. Collaborò ai giornali locali "Il sole" e "La città del sole" e al giornale salernitano
"Il buon senso", fondò il quindicinale "Le Rane". Ricca la
produzione di sonetti in parte pubblicati sui giornali in parte con lo
pseudonimo di Italo Irpino in Sonetti volanti (Avellino, 1926).
Francesco
Ferdinando Ronchi (Napoli
1864-Padova 1916). Di origine solofrana, fu Colonnello dell’Esercito italiano.
Partecipò alla Prima guerra mondiale morendo in combattimento. Medaglia
d’argento al valor militare.
Tello
Pirolo Torelli (Solofra 1877). Artista scultore.
Vincenzo Napoli (Solofra 1882-1958),
vestì l’abito talare, che poi abbandonò per partecipare alle lotte sindacali
del Partito Socialista, rifondando a Solofra la Lega Pellettieri e una Cassa
agraria intercomunale. Fu segretario delle Sezioni socialiste di Altavilla
Irpina e di Solofra e fondatore di altre sezioni che poi furono unite nella
Federazione Provinciale che ebbe la sua voce ufficiale nel giornale "Il
Grido", di cui fu uno dei redattori firmandosi con la sigla W. Fu l’anima
degli scioperi del marzo-aprile del 1920 e partecipò al Congresso di Livorno
aderendo all’ala massimalista.
D’Urso Francesco (1886-1925),
sacerdote ed esperto di Teologia, insegnò ad Amalfi come Direttore del Ginnasio
locale (1900-1905) e a Solofra dove diresse una scuola privata (Collegio
"F. Guarini"), dal 1920 fu canonico della Collegiata di S. Michele
Arcangelo.
Donato
Papa (1890-1973). Generale dell’Esercito italiano.
Mario
Ronchi (Bari 1892-Padova 1916). Capitano dell’Esercito italiano e figlio
di Francesco Ferdinando. Partecipò alla Prima guerra mondiale morendo in
combattimento. Medaglia d’argento al valor militare.
Michele Napoli (1894-1916),
tenente di Fanteria caduto nella prima guerra mondiale. A lui è intitolata una
strada dei Volpi.
Angelo Antonio Famiglietti (1898-1982),
compositore, organista della Collegiata e sindaco socialista di S. Agata di
Serino.
Antonio De Stefano (morto nel
1909) discepolo di Francesco De Sanctis e di Bernardo Spaventa, fu insegnante
elementare a S. Andrea, adoperandosi per il suo sviluppo e meritando una
onorificenza che ne riconosceva i meriti. Fu padre di Felice De Stefano.
Linda De Stefano (Solofra
1883-Napoli 1930), discepola di Cardarelli e del Moscati, fu pediatra ad
Arezzo, a Napoli e in vari Istituti.
Antonietta
Caiafa (Solofra 1884), studiosa di Pedagogia ed insegnate alla Normale di
Roma.
Antonietta De Stefano (n.
1886), letterata e docente di filosofia all’Università di Napoli, si impegnò
nel processo di evoluzione della donna, approfondì temi letterari, filosofici
ed artistici in varie pubblicazioni. Tra le opere La donna nell’arte
(Morano, Napoli 1911), premiata con medaglia d'oro e Le osmosi nella vita
dello spirito (Napoli, 1924). Mostrò doti di scrittrice nella
novelle Gli occhi del mondo (Roma, APE, 1928) e nei versi Canti
alla riva (Napoli, "La toga", 1935).
Filomena De Stefano (n. 1889),
laureata in lettere e insegnante.
Angelo De Stefano (n. 1881),
fu un apprezzato avvocato penale.
Emanuele
Papa (Solofra 1887-Avellino1956), professore di matematica e socialista,
passato dal riformismo al rivoluzionarismo, riuscì a soppiantare alla Provincia
il forte compaesano Eugenio Giliberti.
Giulia Ronca (1900-1966),
nipote del grande Gregorio e crocerossina, trasformò la sua casa in un ospedale
per il primo soccorso dopo il bombardamento del 1943 meritando la medaglia
d'argento al valor civile.
Nicola Corsaro
(Solofra 1902-Perugia 1982), Maestro direttore d'orchestra,
premiato in composizione con Medaglia d'oro ed altre onorificenze.
Salvatore
Corsaro (1904-1986). Figlio di Michele e fratello di Nicola. Musicista,
insegnate e Direttore di Banca.
Cenzina Russo (Solofra 1909-Roma
1983). Fu Presidente provinciale del Cif e dell'Eca Comunale nell'immediato dopoguerra, adoperandosi
per sostenere le famiglie colpite dagli eventi bellici con la distribuzione
degli aiuti americani, l'assegnazione di refezioni e colonie marine e montane,
l'apertura di corsi di formazione professionale. Operò a livello nazionale nel
Movimento femminile della Democrazia Cristiana negli anni cruciali della lotta
contro il pericolo rosso.
Mariano
Vigorita (Serino 1910-Roma 1979),
primicerio della Collegiata dal 1948 al 1979.
Michele
Grassi (Montoro Inferiore 1919-Napoli 1972). Figlio di Ostilio, medico, e
di Rachele Pironti. Docente alle scuole di secondo
grado superiore, uomo di cultura, politico e conferenziere.
Michele Famiglietti (1928-1984),
studioso di linguistica e professore all'Università di Salerno.
-----
N. B.: L'elenco completo dei personaggi
illustri solofrani e i documenti che li riguardano sono presso il
Centro studi di storia locale della Biblioteca Comunale "Renato Serra" di
Solofra.
°
|
Un sacerdote divenuto solofrano di adozione
Cappuccino e
canonico della Collegiata
*
Un amico di
Solofra
|
Al secolo Pier Francesco Orsini e, prima di
vestire l’abito talare, feudatario di Solofra che considerò la sua seconda
patria.
|
Il gran numero di Uomini che illustrano la storia di Solofra si
deve al fatto che la società ebbe bisogno delle prerogative mercantili di cui
godeva chi aveva la residenza a Napoli. Fin dal XIV secolo perciò ogni famiglia
della borghesia artigiano-mercantile solofrana si stabilizzò con una propria
diramazione nella città. Qui ebbe la possibilità di partecipare alla vivacità
culturale della grande capitale del Regno.
|
Per
prelievi totali o parziali citare gli studi indicati
Copyright
© 2000
|