XIX secolo
La notte del 21 gennaio del 1805 un disastrosa alluvione coinvolse i rioni di Caposolofra
Danni a beni pubblici e privati
L’alluvione distrusse
il ponte di Caposolofra e quello della Fratta.
Due strade
di questo casale furono interamente devastate essendo diventate il letto del
torrente d’acqua che scendeva dal Vellizzano.
Subì
gravissimi danni la chiesa SS. Annunziata che custodiva il
SS. Sacramento, con altre case di sua pertinenza
Fu distrutta
la chiesa di S. Lucia, di patronato della famiglia Caropreso e quella di S.
Antonio, grancia degli Agostiniani.
Crollarono
nove botteghe di conceria e si perdette una parte dei cuoi, delle pelli, del
sommacco e della mortella ed altri attrezzi e mercanzie in essi
esistenti appartenenti a vari e diversi mercanti.
Perdettero la vita 37 persone travolti dalle rovine o affogati o
trasportati dall’acqua.
Subirono
gravi danni molte case con la distruzione di 79 “stanze sottane e soprane insieme ai mobili ed altro”.
Il 19
febbraio 1805, Aurelio Giliberti, canonico curato della Collegiata dichiarò
morti in occasione dell’alluvione le seguenti persone:
Giuseppe Guarino, Serafino Cucciniello, Vitantonio Cucciniello, Michele Vigilante, Nicola Liotti, Arcangelo Antinolfi, Geremia Antinolfi, Domenico Antonio Ferrandina, Michele Ferrandina, Nicola Ferrandina, Soccorso Garzillo, Michele Garzillo, Antonio Solimene, Filippo Gonnella, Filippo Nigro, Domenico Solimene, Nicola Bettalico, Michele Guarino, Carlo Landolfi, Nunziante Luciano (morto a Serino), Tommasina Gambardella. Angela Maria Guarino, Maria Teresa Cucciniello, Nicoletta D’Urso, Rosa Liotti, Felicia Trerotola, Maria Rosaria De Stefano,. Lucia Graziano, Grazia Liotti, Mariangela Salerno, Teresa Liotti, Maddalena Landolfi, Grazia Garzillo, Angela Guacci, Maria Ginolfi, Fortunata Ginolfi, Maria Scarano. |
I padroni delle concerie ed i mercanti inquilini
delle stesse e gli altri a cui furono causati danni con la devastazione delle
concerie e di case private sono:
Nicola Pirolo. Giuseppe Vigilante fu Carmine. Carlo Garzilli. Pietro e fratello Grimaldi. Giovanni Santo Grimaldi. Gaetano e fratello Garzilli. Michele Guiaquinto. Pasquale Garzillo. Raffaele Garzillo. Giuseppe Garzillo. Giovanni Maria Garzillo. Vito di Alessio. Modestino de Santis. Antonio Scarano. Monastero di S. Agostino. Monastero di S. Domenico. Pompilio e fratello Corona. Domenico Antonio Ferrandino. Francesco Saverio Garzillo di Onofrio. Rubina Ronca. Nicolantonio Ilario. Carmine Ronca. Carmine Bettalico. Matteo Vigilante fu Felice. Michele Bettalico. Giuseppe di Costanzo Garzillo. Luigi Garzilli. Vincenzo Garzilli. Dichiarazione del 15 febbraio 1805. Sindaco: Michele Garzilli. Eletto: Donato Giannattasio. Eletto: Giovanni Vincenzo Conte. Notaio: Filippo Giliberti. Cancelliere: Salvatore Papa. |
Le acque
scesero dal monte Vellizzano e dal Garofano e
provocarono distruzioni in diversi casali.
Il ponte di San Nicola fu distrutto con danni alla
strada che porta al casale Toro che fu solcata da profondi burroni.
Il
Casale S.
Lucia ebbe la
distruzione della strada, profondamente scavata dal torrente d’acqua che
l’attraversò, dell’acquedotto che alimentava la fontana del casale.
La strada del casale Vicinanzo fu in parte allagata con incombro di materiali ed in parte scavata da profondi
burroni.
La strada
che porta al casale Sorbo ebbe con distruzione degli argini e dei ripari del torrente S.
Caterina che l’alluvione danneggiò in modo da renderne impraticabile
il corso e pericolose le conseguenze.
Distruzione dell’acquedotto e del ponte-canale che porta le acque al casale Volpi.
Danneggiamento
grave del ponte
dello Spirito Santo e della relativa strada.
Danneggiamento
del ponte San
Rocco e degli
argini del torrente che fanno temere per l’edificio della chiesa di San Michele
Arcangelo.
Distruzione
del condotto
sotterraneo
che attraversa la piazza dinanzi la chiesa di S. Michele.
Gravi
danni e profonde voragini sulla strada provinciale detta
Turci-Ricciardelli con la distruzione dei muri di sostegno e del relativo brecciame.
Danni
in molte proprietà
private, nelle
quali “sono state divelte piantagioni ed ingombrati i terreni con arene,
margini ed altro simile, da renderne distrutta e difficoltosa la coltura”.
“La
prospettiva tristissima di un tale quadro e le circostanze topografiche ed
industriali del comune esigono che si accorra subito a riparare i danni suddetti perché avanza la stagione
d’inverno, e senza badarsi a spesa e a difficoltà di lavori. In opposto i danni
progrediranno sensibilissimamente, ed il comune oltre
a vedere intercettato il suo commercio ed isolate le rispettive industrie sarà
soggetto ancora a spese immensamente maggiori di quella che potrebbe ora
erogare”.
La
deputazione comunale: Nicola Maffei, Massenzio Garzilli.
L’architetto
civile: Goisuè Speranza.
L’appaltatore
che eseguì i lavori: Giuseppe Antonio Cuoci.
Il
verbale di verifica fu compilato dall’ing. Gennaro Petrilli.
Il 6 marzo 1853 si è riunito
nella casa comunale il Decurionato
composto dal Sindaco Girolamo Grassi dai Decurioni: Michele Grimaldi,
Nicola Maffei, Michele Didonato, Michele
Giannattasio, Michele Giliberti, Michele Napoli, Michele Scarano, Saverio
Vigilante, Francesco Landofi, Salvatore Papa,
Gabriele Giliberti, Gabriele Garzilli. Approvano i lavori di riparazione
della strada Turci Ricciarelli con spesa da
prelevarsi dalla cassa destinata per l’opera del camposanto. Il Decurionato obbliga il Cuoci a
eseguire i lavori in ribasso |
La strada Turci-Riacciardelli mette a commercio il comune di
Solofra con il capoluogo e con i comuni e le province limitrofe. Tratti interessati: tratto chiesa 12 apostoli, tratto Caposolofra
detto Vicinanzo dalla Casapapa in sù,
ponte sulle rampe di Turci, ponte dello Spirito Santo.
Restaurazione di altre strade distrutte
1854
Ponte
di S. Domenico,
di fronte alla chiesa: rinforzo.
Muro al di sotto
della chiesa dei XII Apostoli: rinforzo e rifacimento.
Torrente Afflitta:asportazione delle pietre.
Tratto di strada da Casapapa fino all’alveo
della via Vicinanzo per facilitare il corso delle acque che vanno
dalla selva di Nuzzo al villaggio Caprai: rifacimento.
Strada
vecchia:
pulitura.
Ponte
di S. Nicola e
Strada S.
Lucia:restauro
Acquedotto
e fontana nello spiazzo dinanzi il convento di S. Domenico:rifacimento.
Convento di S. Domenico: asportazione dei calcinacci, rinforzo delle mura di sostegno
della banchina del convento lungo la parte dell’edificio destinata a carcere per
difendere le fondazioni.
Ponte
canale ed acquedotto detto passatoia: restauro.
Strada
sul torrente Taglia:rifacimento.
Torrente Fratta: pulitura.
Strada che dal largo della Fratta porta alla chiesa della Misericordia, strada che dal
torrente Fratta porta
alla casa
Maffei, strada davanti la chiesa di
S. Antonio:
rifacimento.
Torrente
sotto la chiesa S. Michele: pulitura.
Strada della Forna dalla fontana in giù con acquedotto e fontana: rifacimento.
Tronco
per le concerie:
rinforzo
Ponte
della ferriera:
rinforzo.
Tronco
verso la fontana del Toppolo: rifacimento.
Tronco
verso la strada del Sorbo nel trivio S. Giacomo strada croce:rifacimento
Tronco
attraverso la piazza e per
il cortile dell’ex convento agostiniani, luogo 4 bocche, tronco strada detta Piè S. Angelo: rifacimento.
Strada
rotabile Turci:rifacimento.
Ponte
di contro alla chiesa della Madonna della neve: rinforzo.
Torrente
taglia:
pulitura.
ASNA,
Segreteria di Stati di Grazia e Giustizia. B279/103. ASA, Intendenza, b934,
3603.
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Perché queste alluvioni
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valloni
solofrani
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