Buonanno Nicola

sacerdote

(Solofra 1863-Salerno 1927)

 

Nacque a Solofra il 20 agosto del 1863 da Michele e Mariarosa De Maio da una famiglia che, giunta in loco in seguito alla forte immigrazione dopo la peste del 1656, si era sviluppata intorno alle attività locali che le dettero la possibilità di accedere ai ranghi più altri di quella società di cui lo stato clericale era una delle manifestazioni.

Studiò le discipline filosofiche e teologiche in cui si laureò presso l'Università di Napoli che si era rinnovata sotto la guida del De Sanctis. Insegnò teologia morale nel Seminario di Conversano chiamato dal vescovo di quella diocesi mons. Casimiro Gennari, dove mostrò vigore giovanile e valenzia nell'insegnamento da attirare i suoi studenti. passò poi al Seminario di Lecce chiamato dal vescovo Mons. Di Milia. Questi anni lo confermarono come uomo di grande saggezza.

Per il suo estremo equilibrio e per la sua preparazione fu tenuto in buon conto dal Vaticano tanto che durante la vacanza episcopale in seguito alla morte dell'arcivescovo di Salerno Valerio Laspro fu designato a coprire la reggenza della diocesi. Lo stesso Capitolo metropolitano di Salerno fu sollecitato dalla Sacra Congregazione Concistoriale a nominare il Buonanno per la reggenza, cosa che avviene il 30 novembre del 1914. Fu questo un incarico di prestigio ed elevato nei ranghi della gerarchia ecclesiastica. La carica fu svolta per più di un trimestre con solerzia nella direzione dei canonici della diocesi e nel considerare il suo un governo di conservazione ("ne sede vacante aliquid innovetur" disse) fino a quando il 15 gennaio del 1915 il papa Benedetto XV elesse come arcivescovo mons. Gregorio Grasso abate di Montevergine che lo scelse come segretario.

Importante è il discorso che rivolse al clero dell'Archidiocesi in occasione della Quaresima di quell'anno nel quale inserì la grave situazione storica che l'Europa viveva, mostrò interesse alla partecipazione delle donne alla vita della Chiesa e a che il cristiano non sia distratto dal compito che gli è proprio. Vale anche citare l'impulso dato perché fosse sostenuta la stampa cattolica considerata come elemento di impegno dei cattolici nella vita civile e il sostegno dato alla diffusione del periodico diocesano "Il buon senso".

Quando nel 1918 entrò in vigore il nuovo codice di Diritto Canonico il Buonanno ebbe il compito di tenere al clero delle lezioni illustrative. Rimase a Salerno fino alla morte avvenuta nel 1927.

 

Bibliografia.

G. Crisci, Il cammino della Chiesa salernitana nell'opera dei suoi vescovi, vol. III, pp. 622-625 e p. 695; O. Caputo, Sacerdoti salernitani, Salerno 1981, pp. 32-33; Archivio Diocesano di Salerno, Acta Ordinanda, Solofra, 1851-1877, n. 73; Id., Cedolario del Capitolo, 1908-1928.

 

 

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