Una donna solofrana a cavallo tra otto e novecento

Antonietta Caiafa

Figlia di Vincenzo e di Luisa Rago nacque a Solofra nel 1884. Apparteneva ad una famiglia della buona borghesia locale per cui non le fu difficile, nonostante fosse donna, intraprendere gli studi e laurearsi in Pedagogia. Insegnò alla Normale di Roma, dove affrontò problemi di politica femminile e di educazione liberale che espose in due pubblicazioni del 1914: La donna è uguale all’uomo? e Educazione liberale e autoeducazione.

Nella prima opera l’autrice, in tempi di affermazione del femminismo analizza, con la profondità della studiosa di filosofia e con la concretezza dell’insegnate di pedagogia, il ruolo della donna nella società confrontandola con l’uomo dal punto di vista fisico e psicologico. La studiosa, affermando con la Sand “O femme ! o femme! Tu es un abime, un mystere !”, si mantiene in una posizione di equidistanza concludendo che sbagliano i nemici del femminismo, perché, “se l’uomo ha progredito la donna non deve restare dov’era”, ed è “vano ed insulso volerla arrestare o respingere”, ma ella deve progredire “da donna”; come sbagliamo gli amici del femminismo se pensano che la donna possa “camminare da uomo”, poiché “la natura ha posto che l’uomo e la donna sono due elementi destinati a fondersi in uno”, ognuno secondo le proprie capacità, per cui la corretta risposta al quesito è “l’uguaglianza nella diversità reale e incancellabile tra i due”.

Nell’altra opera la studiosa, seguendo l’indirizzo del processo educativo dato dalla Montessori che, a lei contemporanea, operava nella stessa città dove ella insegnava, considera l’educazione come formazione della personalità dell’allievo che poggi sulle sue naturali disposizioni attraverso le vie dell’autoeducazione.

La donna è uguale all’uomo?, Torino, S. Lattes, Torino, 1914.

Educazione Liberale e autoeducazione, Roma, Officina Poligrafica editrice, 1914

Questo testo è stato pubblicato nel Dizionario Biografico degli Irpini

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