Una bella realtà attiva e frequentata
La Biblioteca Comunale di Solofra è una di quelle
belle realtà -
succede - che spesso una comunità non sa
di avere e che risulta un’autentica scoperta. Meraviglia soprattutto la sua
perfetta organizzazione, che poggia sulle forze di una sola persona - l’attuale
responsabile Lucia Petrone - che, formatasi seriamente con un corso specifico
a livello provinciale, è riuscita a dare a questo luogo non solo funzionalità
ed efficienza, ma anche gradevolezza nell’ordine e nel verde che l’adorna. La
prima cosa da sottolineare è che
Molti inoltre la frequentano per le loro tesi e le loro ricerche. Solofra infatti è
una realtà molto studiata per i diversi campi di approfondimento che
offre - dalla specifica realtà
industriale a quella economica, a quella sociale, a quella artistica - ed ora è fatta oggetto di studio anche da
parte dell’Università di Milano. E quando gli studiosi vengono qui hanno bisogno di trovare gente, non solo capace di
guidarla, ma anche disposta a farlo, aperta oltre il freddo rapporto
impiegatizio. E devo dire che questa competenza e
soprattutto questa disponibilità, che è una presa a cuore del problema, c’è
senza dubbio nella nostra Biblioteca. E non poche
persone hanno manifestato la loro meraviglia nell’incontrare un simile
ambiente. Ma c’è di più lo studioso ha bisogno di trovare l’argomento che
gli interessa. Non basta solo fornirgli il tale o il tal altro libro. Ebbene nella nostra Biblioteca costui trova sempre ciò che
cerca. Il fatto è reso possibile perché è in atto presso di essa un imponente lavoro di schedatura. Schedare un libro
non significa solo elencare il testo nel registro di entrata
o collocarlo nell’apposito scaffale sotto quella determinata e generica voce,
schedare un libro significa soprattutto ed essenzialmente individuare gli
argomenti, i vari argomenti, che esso tratta
- sì gli argomenti - e indicarli uno per uno in un’apposita scheda. È questo
il lavoro più importante che costituisce la vera ricchezza di una biblioteca
e che la qualifica in modo determinante. Questo
lavoro è stato iniziato già da diverso tempo con competenza e precisione e
sta proseguendo con speditezza. Avere uno schedario per argomenti significa
fornire agli utenti una visione precisa del patrimonio culturale contenuto e
molto spesso nascosto senza saperlo nei libri, significa offrire un servizio
incommensurabilmente prezioso. E vengo ora al patrimonio librario di questa Biblioteca. Quando
il professore Michele Grieco,
da sindaco di Solofra - siamo negli
anni sessanta - se ne prese cura la
dotò di un corredo librario di vero spessore. In quegli anni ebbi modo di
conoscere la sua passione per il libro e di seguire il suo impegno
nell’arricchire la biblioteca e il suo entusiasmo per le donazioni di libri
antichi di valore inestimabile. Ma quanti sanno che
tali libri si trovano presso la nostra Biblioteca? Sono certo ben conservati
negli scaffali e catalogati, ma non sono ancora schedati per argomento e quando
lo saranno avremo un ulteriore arricchimento che in
più si carica della patina dell’antico, non del vecchio, dell’antico che è
storia, è testimonianza, è documento. Le Donazioni E non è tutto, la dotazione libraria della Biblioteca si è
ulteriormente arricchita per le donazioni fatte sia dallo stesso professore Grieco, a nome della
Fondazione Annamaria Grieco, sia da Michele
Ricciardelli. Il sacerdote Ricciardelli era il direttore di una prestigiosa rivista di italianistica – Forum Italicum
- che lo ha messo a contatto con tutta
la cultura letteraria di un intero cinquantennio. Per questa sua qualità gli
autori gli inviavano le loro opere per averne una recensione o per amicizia o
per altro rapporto. Questi libri oggi risultano di
un’importanza inestimabile, non solo per il loro valore intrinseco, ma perché
contengono, molto ma molto spesso, la dedica di questi autori, segni della
conoscenza e delle tante amicizie che aveva il Ricciardelli. Ebbene questi
libri, con le firme e le dediche di un Caproni, di
un Luzi, di una Margherita Guidacci
o di altri grandi autori della nostra letteratura, sono nella nostra
biblioteca perché fanno parte della “Donazione Ricciarelli”. E non basta
perché di questa stessa donazione fanno parte tanti libri in lingua inglese e
spagnola, che costituiscono una raccolta, sicuramente unica in provincia,
poiché non sono solo testi di autori stranieri - e si sa il valore di leggere un autore
nella sua lingua - ma sono anche studi
sugli autori italiani o di altre nazioni, libri molto richiesti e non solo da
chi studia le lingue. Orbene questi libri solo da poco sono stati liberati
dalle scatole in cui erano contenuti, usciti da un colpevole ostracismo a cui
erano stati condannati ed ora fanno mostra di sé negli scaffali della biblioteca
a disposizione di tutti. Un patrimonio librario, dunque non di poco conto e qualità. Per
ulteriormente arricchirlo c’è Questo importante patrimonio librario è di tutti i solofrani, i
quali devono farsene carico, valorizzarlo, usarlo e proteggerlo ed anche
contribuire ad arricchirlo, un patrimonio che per fortuna oggi non è più
prerogativa dei pochi che una volta accedevano allo studio e che comunque non sempre si può possedere a casa poiché spesso
è fatto di volumi costosi ed anche non più in commercio. |
Impegnata nella schedatura dei libri e nella formazione del
Catalogo per argomenti è Cinzia Mazzocchi
|
il
Tra le priorità che i sempre più
ampi studi su Solofra pongono c’è quella di avere un luogo che offra materiale e indirizzi, e che ne promuova gli
approfondimenti e le specificità. Con questo scopo è stato istituito, e già
funziona presso
Una istituzione come
Il sito solofrastorica.it,
che in cinque anni si è arricchito di ben tremila pagine, che costituiscono una
ricchezza che molti ci invidiano e che fa conoscere il
nostro paese in tutto il mondo - come e
più della sua produzione - fornirà al
Centro tutto il suo materiale, non solo con l’accesso diretto ad esso, anche
dai locali della Biblioteca dove ora si sta istituendo un servizio internet, ma
anche in formato cartaceo. È iniziata infatti la
pubblicazione di dispense di argomenti solofrani edite dalla Biblioteca, che
forniscono agli interessati il materiale di cui hanno bisogno. E questa iniziativa già incontra il favore di quelli che se ne
sono serviti fino ad ora.
È chiaro che per portare avanti
tali attività il Centro ha bisogno dell’aiuto di tutti, di quelli che vogliono
usufruirne, di quelli che voglio collaborare più
direttamente alle sue attività o semplicemente dare una mano. Mi auguro quindi
che si trovino persone interessate a partecipare alle nostre attività. Il
volontariato è la risorsa più bella dell’epoca moderna poiché
è fatta col cuore, ma esiste anche un volontariato della cultura. Che le persone di buona volontà se ne facciano carico!
Mi voglio augurare che quanto
detto sia servito ad informare tutti quelli che fino ad ora non sapevano, e mi
auguro che sia servito a eliminare quelle sacche di
superficialità sulla reale validità della nostra Biblioteca e delle sue potenzialità.
Certo se i libri si lasciano dormire, essi dormono e non parlano - come è successo
- ma se si dà loro la dovuta
considerazione i libri parlano e sanno dire molto, anzi tutto. E mi auguro che questa l’Amministrazione comunale, che ha
mostrato sensibilità al problema della cultura locale, possa continuare a
sostenere questa nostra realtà dandole tutta la cura e l’attenzione che
merita.
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