La tradizione musicale
solofrana, sostenuta anche da un valido artigianato - vale per tutto
considerare gli organari di S. Andrea - fu forte
fin dall’Ottocento giungendo agli anni trenta del Novecento. Essa portò alla
creazione di una Banda cittadina che dagli inizi incerti ma
con molto seguito giunse al grande Concerto musicale Regina Elena che chiuse
la sua gloriosa esistenza intorno al 1930. Molti furono i solofrani che
presero parte a questa attività che ritemprava gli
animi dal duro lavoro. All’interno della Banda solofrana si distinse la famiglia Corsaro non solo per il numero dei
partecipanti quanto per la qualità di questa partecipazione a cominciare da
Giuseppe Corsaro che studiò musica a Napoli e la diresse nei primi tempi
integrandone l’organico con gli strumenti di legno, e poi della stessa
famiglia, sempre nei primi anni, Francesco di Pasquale, Giulio, che fu alla
Banda municipale di Napoli, Nicola, capostipite di una prolifica famiglia di
musicisti. I Corsaro sono un
ceppo solofrano proveniente da Montoro di cui si ha menzione fin dal XVI
secolo con individui impegnati nella conduzione agricola e che a seguito
della peste del 1656 si fece più numeroso allargandosi alle attività legate
alla concia e alla lavorazione delle pelli. Lungo tutto il
XIX secolo il ceppo divenne molto sostanzioso e soprattutto si sviluppò in
esso un amore per la musica non comune. Il ramo di questa famiglia che si
qualifica come la più prolifica musicalmente parlando
si incentra intorno a Michele forse un nipote di quel Giuseppe di cui si
diceva, e ai figli Nicola, Salvatore e Michele tutti valenti musicisti e
direttori di Banda tra Solofra, Michele nacque nel 1882
e fu valente organista ed insegnante di una scuola di musica, ma anche
esperto nella strumentazione per Banda, dedicandosi al Concerto “Regina
Elena” che diresse per un certo numero di anni e
alla Banda di Forino e meritando una medaglia d’argento e la nomina a membro
d’Onore nel Liceo musicale “Salzano” di Nocera Inferiore. Anche quando si trasferì con la
famiglia in Calabria continuò la sua attività
dirigendo le bande di Belcastro (1933-1939), di Bocchigliero (1940-1946) e di S. Severina (1946-1948).
Ben tre dei suoi figli, educati alla sua scuola, seguirono le sue orme:
Salvatore, diplomato in trombone, apprezzato musicista con molti
riconoscimenti e direttore di banda in Basilicata, in Calabria, in
Sicilia fino all’Umbria con Quando Dopo questa esperienza
raggiunse il padre in Calabria dove si sposò e dove riprese, a Cariati, a Isca sullo Ionio, a Isola Capo Rizzato, a Careri, a Gerace, a Soverato La sua produzione è ricca di
138 opere, scrisse per teatro, coro, banda, orchestra, organo e pianoforte,
dalle marce di vario tipo (sinfoniche, funebri, militari, eroiche), agli
intermezzi, alle suites, a poemi e preludi
sinfonici, e poi inni, canti, spesso dedicati ai suoi allievi, fino alle due
operette di cui s’è detto e a cui si aggiungono le varie trascrizioni per
banda delle opere liriche eseguite sotto la sua direzione, nonché
i vari canzonieri da lui stesso composti ed eseguiti, secondo una vecchia
tradizione propria delle bande cittadine italiane. Molte di queste opere furono premiate con medaglie d’oro, d’argento altre ebbero
riconoscimenti e menzioni varie “per la vivacità della composizione, con note
indubbiamente personali e più spesso tristi e malinconiche”. Tutte queste opere, nella trascrizione
originale a mano dello stesso maestro, sono state donate
dal figlio Luigi, arricchite di fotografie e di una completa rassegna stampa
del percorso artistico del padre. Ma vi sono anche
opere del nonno Michele. A Luigi Corsaro, professore di Diritto
dell’Università di Perugina, che nel consegnare alla
Biblioteca le opere paterne ha detto ӏ questo il miglior posto dove possano
essere gli scritti di mio padre”, vada il nostro ringraziamento e di tutti
quelli che hanno a cuore la memoria cittadina, un grazie anche per il valore
del suo gesto ricco di significato. Mimma De Maio Notizie più
ampie sulla vita di Nicola Corsaro si trovano nelle pagine web
di solofrastorica.it dedicate alla famiglia
Corsaro. |
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