Gli articoli sull’Istituto
Tecnico solofrano “Gregorio Ronca”
L’ISISS di Solofra celebra Gregorio Ronca
L’Istituto
Tecnico di Solofra è stato al centro della bella giornata commemorativa di
Gregorio Ronca, che ha visto la partecipazione di molte autorità, personalità
politiche, culturali e religiose. Il
momento più bello e suggestivo è stata la cerimonia
dello scoprimento della lapide avvenuta nel cortile dell’Istituto. Essa è
stata accompagnata da un rito nuovo e particolarmente interessante che ha
portato tra i monti della nostra Solofra un soffio di mare, quello della
Preghiera del marinaio. Si è voluto, infatti, ricordare una
bella pratica marinara voluta dal comandante Gregorio Ronca. Egli, che
era molto attento ai marinai che gli erano stati affidati, sapeva quanto
sofferto fosse il momento del tramonto,”l’ora che
volge il desio”, particolarmente per i marinai, uomini lontani dagli affetti
familiari, quasi persi negli sterminate vastità dei mari, e volle sostenere
questo stato d’animo con il conforto della preghiera. I grandi uomini si
vedono anche in queste che sembrano piccole cose. Ebbene Gregorio Ronca
riuscì ad avere dallo scrittore più famoso del tempo, Antonio Fogazzaro, una preghiera, che egli introdusse nel momento
dell’Ammaina bandiera, quando cioè l’equipaggio si
prepara per la notte. Questa cerimonia è stata ripetuta ieri nel cortile
dell’Istituto e attuata da marinai - il picchetto d’onore, il nostromo
col fischietto, il trombettiere che suona il silenzio, la banda – non sulla tolda di una nave, non dinanzi al
mare che s’imbrunisce, ma in una bella giornata di maggio dinanzi ad una
lapide commemorativa. Questa cerimonia, che ancora oggi si svolge sulle navi
italiane ed è stata istituzionalizza, fu subito
adottata da tutte le navi. Vale
sottolineare che nel periodo in cui fu voluta questa
pratica le imbarcazioni italiane non avevano più i cappellani, i sacerdoti
incaricati della cura delle anime dei reparti militari, che erano stati ritirati
dallo Stato italiano quando, con la presa di Roma, avvenuta con la breccia di
Porta Pia, era caduto il gelo tra Italia e Santa Sede. Il fatto che questa
cerimonia fu subito adottata e si diffuse su tutte le navi italiane
dimostra quanto giusta fosse l’intuizione di questo nostro Comandante e
quanto sensibile egli fosse nel rispetto delle esigenze primarie dell’uomo. Infine
vale anche dire che tutta la manifestazione,
arricchita dall’incontro con le scuole, dal Convegno del pomeriggio, dal
Concerto della Banda della Marina della sera, è stata un’occasione per
ribadire la figura di un solofrano che fino agli anni ottanta nessuno
conosceva. Mimma De Maio. |
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Già da queste
colonne l’anno scorso ho parlato della significativa
attività svolta da alcune classi dell’Istituto Commerciale “Gregorio Ronca”
nello studio della storia di Solofra, verso la quale i giovani avevano
mostrato un vero interesse. Quell’attività terminò
con risultati realmente significativi, con la
produzione di un materiale giudicato di grande interesse ed oggetto di
positive valutazioni. Per tutto ciò quest’anno è
stata progettata la continuazione del corso, che ha avuto sempre lo
svolgimento nelle ore pomeridiane con visite guidate e lavori personali di approfondimento che documentano il percorso fatto. Le
lezioni hanno affrontato temi appena sfiorati l’anno scorso o nuovi argomenti
centrati sulla conoscenza della realtà religiosa solofrana, che si esprime
nelle numerose chiese e che furono a sostegno anche delle esigenze della economia locale, cosa che ha trovato un riscontro
anche negli studi specifici svolti da questi giovani. Conoscere il
passato economico della nostra cittadina e le sue problematiche anche nelle
forme così diverse dal presente, non interessa solo di per sé, ma serve a
creare una mentalità più matura per affrontare le problematiche odierne. Il
rapporto passato-presente colto dai giovani li ha resi sensibili anche al
grande sforzo che sta facendo la cittadina nel
prepararsi alla nuova nominazione delle strade che
inciderà non superficialmente nelle nostre quotidiane abitudini, a cui essi,
con la loro non comune sensibilità, hanno voluto dare un contributo. Infatti da questo corso è nato un documento, indirizzato
alla Commissione che sta lavorando sulla nuova toponomastica, che avanzava
delle proposte molto significative e intelligenti e che sono state in gran
parte accettate. Questo è un segno di non comune sensibilità mostrato da
persone, i giovani, che troppo semplicisticamente sono
tacciate di superficialità. Ciò dimostra che se si dà loro credito con
attività e richieste di valore, essi sanno rispondere proprio per la
tendenza, specifica di questa età, a dare valore a
ciò che conta. Lo studio di argomenti solofrani è stato sostenuto da visite guidate
che quest’anno sono state più numerose dell’anno
scorso, proprio per trovare un riscontro concreto a ciò che si studiava. La
visita alle chiese solofrane, non solo quelle più conosciute come A conclusione
devo dire che anche di mattina mi sono recata in una
classe, |
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