Cognome di chiara
origine patronimica diffuso nel salernitano.
Individui con questo cognome si trovano a Solofra fin dal XVI, ma
provengono da Calvanico e da altre zone intorno a Salerno.
Non sono residenti.
L’insediamento avviene dopo la peste del 1656, quando si ha notizia
di Vitantonio abitante a Caposolofra, dove si sposano i figli: Agata sposata
con un Guarino, Nobile sposato con una Ferraro, Teresa sposata con Giosafat
Vigilante. Il ramo che fa capo a Nobile è impegnato nell’attività di battiloro
ad opera dei Garzillo con cui si imparenta il figlio Nicola (Niccolò nel
catasto conciario) sposando Fortunata Garzillo. La famiglia risiede in una casa
con vani soprani e sottani confinante con i beni del notaio G. Garzillo ed
esercita in una bottega affittata da G. Graziano.
Tra i discendenti di Nicola c’è Tommaso, conciatore a Caposolofra e
imparentato con una Grimaldi, il cui figlio, Vincenzo, esercita l’attività di
viaticale.
Tra i membri di questo ceppo, che resta sempre molto ristretto, si
trova un Consolato, figlio di Michelangelo, soldato del genio telegrafisti,
caduto nel primo conflitto mondiale (1917).
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