Famiglie solofrane
Del Vacchio
Individui
con questo cognome si trovano raramente nel XVI secolo.
Nel 1532 si ha nota
di un Cesare de lo Vacchio di Candida (Avellino), mentre nel 1557 si
conosce un matrimonio tra Simone di Melo de lo Vacchio con Adiamante de
Donato, appartenente alla famiglia di Massenzio della Fratta.
Nel 1562 si ha
Laurito, originario di Candela.
XVII
In questo secolo si
individua una famiglia facente capo a Matteo col figlio Crescenzo e i nipoti Sabato Antonio (1685), Nicola (1692), Vito Matteo (1701) e Giovani Carmine (1704).
Sabato Antonio di Crescenzo ha i figli: Michele (1719), Nicola Arcangelo (1722), Pasquale Giuseppe (1727),
Nicola Francesco (1729), Crescenzo (1732), Pietro Giuliano (1736), Blasio
(1737) e Francesco Consolato (1740).
Giovan Carmine di Crescenzo ha il figlio Felice Vincenzo (1740).
XVIII
Nel Catasto onciario del 1754
sono recensite le seguenti famiglie:
Fratta in località San Vito
Michele, bracciale di 35 anni, sposato con Grazia Trombone con i
figli Nicola Vincenzo (3 anni), Rubinia (9 anni), Angela (1 anno). Abita nella
masseria del Monastero di Santa Teresa. Possiede ivi una casa con soprani e sottani
e due sottani. Possiede 6 torelli e una giovenca.
Domenico (di Nicola e Colonna De Maio), bracciale di 38 anni ,
sposato con Orsola Guarino (35 anni), con i figli Nicola (3 anni), Vito (1
anno), Vincenzo Pasquale Anna (3 anni). Vive con lui il fratello Tommaso,
bracciale di 36 anni con la moglie Angiola De Maio (26 anni), Rosa (3 anni,
Rubina (1 anno), Pasquale. Abita in casa propria con varie stanze soprane e
sottane, con cortile e giardino. Possiede una selva castagnale in località Chiancarola,
due buoi.
Mattia, sartore di 51 anni, sposato con Felice Maria de Maio di
34 anni con i figli Gio Antonio (3 anno) e Teresa (1 anno), Cristoforo (1750),
Salvatore Donato (1756) e Francesco Saverio (1758). Abitazione propria.
Altri individui: Crescenzo con i figli Sabato
Antonio (1756), Domenico Antonio (1758), Sigismondo (1774).
Giovanni col figlio Felice e i nipoti Alessandro Giovan Michele
Arcangelo (1764), Giovan Antonio (1770), Michele Arcangelo (1772), Domenico
Antonio (1780).
Cesare abita ai Volpi.
Sabato col figlio Francesco Consolato e i nipoti Pietrantonio
(1769), Giuseppe (1773), Fabiano (1775), Agnello (1779).
Donato Antonio col figlio Sabato Antonio (1780).
Nicola col figlio Michele Arcangelo (1778), Giuseppe Antonio
(1781) e Domenico Antonio (1787).
Vito col figlio Michele.
XIX
In questo secolo il ceppo si
amplia. Si individuano:
Giuseppe,
corredatore, della Fratta.
Domenico abita
al Sorbo ed ha un figlio, Felice Antonio.
Sigismondo,
artigiano alla Fratta, col figlio Nicola.
Michele, bracciale
alle Vigne, col figlio Biase.
Michele della Cupa
con i figli Francesco e Giuseppe.
Conceria fondata da Michele Del Vacchio nel 1884, passa al figlio
Gennaro (nato nel 1888) e ai figli di questi Francesco e Michele.
XX
Nella prima metà di questo secolo sono
impegnati nella concia:
.
Del
Vacchio Gennaro fu Michele e figli Società
Del Vacchio N. e Grimaldi A. Del
Vacchio Antonio Del
Vacchio Biagio Del Vacchio Nicola |
La
conceria Del Vacchio di Gennaro nella prima metà del secolo assunse carattere
di industria. Nella seconda metà del secolo fu guidata dai figli Francesco e
Michele con la produzione di pelli per pelletteria, nappa, abbigliamento,
foderame.
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