Approfondimenti
Un ramo della
famiglia Landolfi
Da Geronimo Landolfi, del ramo dominante al Sorbo (nato nella seconda metà del
1500 e morto l'1 gennaio 1645) nacque Tarquinio.
Tarquinio Landolfi (nato tra il 1598 ed il 1599 e morto il 29 marzo 1688)
sposò in prime nozze Livia Ronca (il 27 novembre 1638), appartenente ad
un'altra famiglia dominate del Sorbo, ed in seconde
nozze Margarita Giannattasio (29 maggio 1651) anche lei appartenente ad una
famiglia solofrana.
Da Livia Ronca nacquero Olimpia Vergilia (27 ottobre 1641), Mario (9 aprile 1643), Geronimo Nicola Carmine (20 agosto 1645), Virgilia (29 ottobre 1646) e Franca Costantina (8 dicembre 1648).
Dalla seconda moglie, Margherita Giannattasio,
nacquero Geronimo
Antonio Pietro (16 maggio 1652) e Tommaso Gennaro Nicola (4 gennaio 1654).
Mario (nato il 9 aprile 1643 e morto il 9 giugno
1716) sposò Feliciana Ronca.
Di Mario "i rogiti notarili dell'epoca dicono che fu realmente una persona molto rappresentativa
nella realtà economico-sociale solofrana a cavallo tra il XVII e XVIII secolo.
Per esempio dette un contributo notevole per la costruzione della Chiesa della
Consolazione e per la istituzione, nel 1680, dei
Mansionari a favore della Collegiata di San Michele Arcangelo".
Da Mario Landolfi e Feliciana Ronca nacquero Felice Antonio Angelo Attanasio (3 maggio 1703), divenuto chierico, Donato Antonio Carmine Giovanni
Pasquale (6
maggio 1705) che sposò Ippolita Martini, Filippo Antonio Giacomo Nicola (2 maggio 1708), Michele, morto in giovane età, e Tarquinio.
Di Filippo si conservano nella locale Collegiata di
S. Michele alcuni dipinti che portano la firma "don Filippo Landolfi
anno 1730".
Da Donato Landolfi (nato il 6 maggio 1705) ed Ippolita Martini nacquero Mario (nato il 23 aprile 1724 e morto il 16 gennaio 1750), Livia (nata il 2 febbraio 1726), Michele (13 gennaio 1728), Feliciana (11 marzo 1730), Francesco (22 agosto 1734) e Felice (nato il 10 aprile 1739 e morto
il 16 gennaio 1819). Donato sposò in seconde nozze una Donadoni
di Melfi.
Dal Magnifico dottore in utriusque
juris Don Felice Landolfi e Maria Tommasina di Fuccia nacquero Ippolita (1 maggio
1786), Maria (17 marzo 1791), Mario (nato a Casoria e battezzato nella locale
Parrocchia dedicata a San Benedetto l'8 giugno 1792 e morto a Napoli il 10 febbraio
1872), Tarquinio (6 marzo 1794) e Nicola (29 dicembre 1795).
Mario Landolfi sposò Teresa dei conti Panzuti, in seconde nozze, il 30 settembre
Dall'avvocato Mario Landolfi, Consigliere di Corte
d'Appello e da Teresa Panzuti (nata a Napoli il 7
maggio 1818)2 nacquero Felice, Michele (magistrato, nato nel 1848), Eduardo (avvocato, nato nel 1861) e Donato (nato nel 1858).
Don Michele Landolfi fu Primo Presidente della
Corte di Cassazione del Regno d'Italia dopo avere svolto il delicato incarico
di Procuratore generale del Re presso la stessa Corte di Cassazione
Egli nacque a Napoli, quartiere San Lorenzo, il 14
settembre 1848 e fu insignito dell'alta onorificenza di Cavaliere di Gran
Croce, decorato del Gran Cordone dei Santi Maurizio e
Lazzaro e di Grand'Ufficiale dell'Ordine della Corona
d'Italia3.
È interessante
notare come alcune delle proprietà di Michele Landolfi sono le stesse del
testamento del suo antenato don Mario Landolfi.
Ed infatti da un estratto
catastale storico dell'art. 1382 del catasto rustico del comune di Solofra,
curato dall'Agenzia delle Imposte dirette di Atripalda
del 9 febbraio 1899, si desume che Michele Landolfi fu Mario possedeva in
Solofra, via Sorbo numero 2, una "casa di piani 2 vani 14 con
l'imponibile di lire 114.55. Si certifica che tale fabbricato era, prima del
1870 intestato, fra maggior numero di vani, a Landolfi Mario fu Felice".
Da un estratto catastale storico dell'art. 2265 dello
stesso catasto rustico del comune di Solofra, sempre
del 9 febbraio 1899, si desume, inoltre, che Michele Landolfi possedeva i
seguenti fondi: Sorbo (giardino)4, Celentane (seminativo vitato con
acqua ogni 22 giorni), Capo Piazza (seminativo vitato con rustico), Cappuccini
(seminativo montuoso) e Selva di Nuzzo (selva). Per tali fondi l'imponibile era
pari complessivamente a £. 1543.90 (nel 1899).
Michele Landolfi sposò Emilia de
Monaco, nata il 7 novembre 1874 da Palmerindo de Monaco e Natalia Anselmi. Si spense a Palermo il 10 febbraio 1938, all'età
di 89 anni5.
Michele ed Emilia de Monaco (nata a Napoli,
quartiere San Lorenzo, il 7 novembre 1874) si sposarono a Napoli nel quartiere
San Giuseppe il 27 marzo 1899.
Essi ebbero vari figli: Teresa Maria Filomena (nata a Napoli il 22 gennaio
1900, morta a Palermo il 18 settembre 1962) che sposò a Palermo il 19 giugno
1940 il signor Raffaele Di Blasi; Maria Anna Landolfi6 (nata a Napoli il 25 maggio
1901)7, nata nel quartiere San Lorenzo, che sposò a Palermo il
professore avvocato cavaliere Marco Modica8,
Anna Maria (nata l'8 luglio 1903), Mario (nato il 28 giugno 1904) e Roberto Giuseppe Antonio
Palmerindo (nato
a Napoli il 21 febbraio 1906), entrambi morti in tenera età. Ultima figlia di
Michele fu Livia, sposata con il cavaliere Francesco Coppola9 .
__________________
2. La famiglia Panzuti é
nota per aver partecipato con Saverio (Panzuti),
avvocato e capostipite della famiglia alla Congiura della Macchia. In seguito a
tale rivolta, o meglio, nonostante il fallimento della rivoluzione, egli fu
creato Conte dagli austriaci.
3. Qui di seguito si riportano le date in cui
Michele Landolfi fu investito delle citate
onorificenze.
Egli, allora Presidente del Tribunale civile e
penale di Cassino, con decreto di Sua Maestà Vittorio Emanuele III del 17
gennaio 1895, viene nominato Cavaliere dell'Ordine
della Corona d'Italia; la successiva iscrizione nel ruolo dei Cavalieri é al
numero 51424.
In data 16 novembre 1908, quando é già Consigliere
della Corte di Cassazione di Palermo, egli viene
nominato Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia con decreto dato a San
Rossore; le regie disposizioni vengono eseguite con l'iscrizione nel ruolo
degli Ufficiali al numero 4793 (serie 2°).
Con regio decreto del 14 novembre 1910, quando ha
la qualifica di Primo Presidente della Corte di Appello
di Messina, egli viene nominato Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia
e viene iscritto nell'apposito ruolo al numero 3717 (serie 2°).
Il 21 gennaio 1917 é insignito del grado di Grand'Ufficiale dell'Ordine ed é iscritto successivamente al numero 1541 del ruolo (2° serie).
Per quanto attiene all'Ordine dei Santi Maurizio e
Lazzaro, egli viene nominato Cavaliere con regio
decreto 6 giugno
Nel 1909 viene nominato
Ufficiale dell'Ordine Mauriziano ed iscritto nel ruolo al numero 1518 (2°
serie).
Quattro anni dopo, precisamente il 5 gennaio 1913 é
Commendatore; viene iscritto al ruolo al numero 1361
(2° serie).
Il 16 gennaio 1919 é decorato del grado di Grand'Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro ed
iscritto al numero 622 (seconda serie) dell'apposito
ruolo.
4. Per quanto riguarda il Sorbo va ricordato che
nei registri nella Parrocchia di San Michele Arcangelo in Solofra conservati
presso l'Archivio Storico della Chiesa Collegiata di San Michele Arcangelo risulta che "Il giorno 29 marzo 1688 é morto in
Solofra al Casale lo Sorbo Tarquinio Landolfus,
all'età di anni 89, dopo aver ricevuto i SS. Sacramenti dal Canonico Don
Flaminio Ronca e dal Canonico Don Flavio Landolfo. È stato sepolto nella Chiesa
Collegiata di San Michele Arcangelo nel sepolcro della famiglia de Andolfi. Scrivente Don Marco Antonio Giliberto".
Negli stessi registri é riportato che "Il
giorno 9 giugno 1716 é morto in Solofra al casale lo
Sorbo Mario Landolfo, all'età di anni 74. È' stato sepolto nella Chiesa Collegiata di San Michele Arcangelo nel
sepolcro della famiglia Landolfo. Scrivente canonico Don Felice
Ronca".
Da ciò si ricava che il casale Sorbo era abitato
dalla famiglia Landolfi (o de Landolfo o de Andolfi) fin dal XVII secolo e che la stessa famiglia aveva
sepoltura gentilizia da sempre nella Collegiata di San Michele Arcangelo.
5. Si riportano le note pubblicate dal quotidiano
"Roma" dell'11 febbraio 1938 e dal
quotidiano "Il Mattino" del 1° marzo 1938.
Scrive il primo:
"Si é spento qui dopo breve
malattia S. E. il cav. di Gr. Croce Michele Landolfi,
Procuratore Generale di Cassazione a riposo.
Nato a Napoli da una famiglia di grandi tradizioni
entrò giovanissimo nella Magistratura.
Per oltre cinquant'anni
esercitò l'alto ministerio con serenità e
indipendenza. A Napoli fu Consigliere della Corte di Appello
e Presidente Capo del Tribunale. Nel 1919 fu promosso alla Suprema carica di
Procuratore Generale della Corte di Cassazione di
Palermo. Era insignito dell'alta onorificenza di Cavaliere di Gran Croce,
decorato del Gran Cordone dei Santi Maurizio e
Lazzaro.
Magistrato di vasta cultura, di fecondo ingegno, fu
altamente stimato per rettitudine, integrità di carattere, bontà di animo, signorilità, marito e padre esemplare. Con Lui
scompare una delle più eminenti figure della Magistratura italiana."
Riporta "Il Mattino":
Si é spento a Palermo dopo breve
malattia S. E. il Cav. di Gran Croce Michele Landolfi
Procuratore Generale di Cassazione a riposo.
Nato a Napoli da una famiglia di grandi tradizioni
entrò giovanissimo nella Magistratura percorrendo rapidamente e brillantemente
tutti i gradi della carriera. Per oltre cinquant'anni
esercitò l'alto ministerio della giustizia con serena
coscienza ed indipendenza, lasciando dovunque tracce
indelebili della sua opera di valoroso magistrato di vasta coltura, di profondo
acume giuridico, di fecondo ingegno fu sinceramente stimato per rettitudine,
integrità di carattere e bontà di animo. Ed accanto a queste sue impareggiabili
qualità associava la nota fine ed accogliente della
signorilità del gentiluomo di razza."
6. Maria si laureò in Lettere antiche
nell'Università di Palermo, città nella quale si sposò con il Professore Marco Modica.
7. Certificato atto di nascita del Comune di Napoli.
8. Da Marco Modica e Maria Landolfi nacque nel 1928
il cavaliere Ugo.
9. Da Francesco e Livia nascono Emilia (sposata con
Domenico Pasqualino di Marineo), Rosalia (sposatasi
con Antonino Martinez), Gabriella (sposatasi
con Giovanni Romano Gallegra) e Antonio (sposato con
Dora Di Quattro).
Si ringrazia Paolo Modica per aver
fornito le notizie di questa pagina.
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