Antico palazzo sorto tra la fine
del XVII secolo e l’inizio del XVIII su una cortina palazziata
documentata nel XVI secolo abitata da Jacobo Giliberti che vi fece costruire
Sorgeva in uno spiazzo, detto di Santa Caterina, alla fine del casale
Forna, là dove questo si incontra con i Balsami e il
Sorbo.
Appartenne ai Giliberti che
dominavano nell’antico casale della Forna.
Il drammaturgo Onofrio Giliberti nel suo testamento (1665) lo
assegnò al nipote Francesco Murena che ne possedette una parte, rimase però di
proprietà della primitiva famiglia. Per questo fatto esso viene
indicato anche con questo cognome solofrano.
Francesco Giliberti figlio di Orazio affidò nel 1731 la gestione
della Cappella di S. Caterina agli Agostiniani.
Il palazzo fu poi acquistato dal
conte Francesco Garzilli, per un certo periodo fu del
Comune, ora è nuovamente di proprietà privata.
Quando
negli anni sessanta del Novecento fu aperta via
Nuova scorza si è trovato lungo la prima parte di questa arteria.
Produzione
degli scalpellini in pietra, un artigianato che si diffuse tra la fine del XVII
secolo e l’inizio del XVIII, quando ci fu un fioritura
di palazzi signorili.
Da notare i bei blocchi
di pietra squadrati delle colonne laterali che terminano in semplici capitelli
e circondano il portale modulato in alto ed impreziosito dallo stemma di
famiglia. In alto spicca il
balcone dalle eleganti forme tondeggianti.
Il
palazzo è la chiara trasformazione di una cortina, avvenuta a fine seicento,
quando i terremoti dell’epoca, resero necessaria un’opera di ristrutturazione.
Tutto il piano nobile è frutto di questa opera di
ampliamento.
Da notare il basolato in pietra locale,
il porticato a destra su cui si aprono gli ambienti di servizio. Aveva preziose opere in pietra, tra cui un fontanino
con una maschera in bassorilievo, derubate durante il lungo abbandono.
Dal cortile si accede, attraverso una bella scalinata, alla loggia con
svelte colonne ed eleganti archi che scandiscono gli spazi. Su questa si aprono
gli ambienti del piano nobile secondo lo stile della cortina di cui il palazzo
è l’evoluzione. La loggia è affrescata da scene mitologiche.
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