Per
correggere un errore
Lettera alla Sovrintendenza per i Beni Archeologici e Architettonici
Da parte della Biblioteca Comunale Centro studi di storia locale di
Solofra (Avellino)
Alla
Dott.ssa Teresa Cinquantaquattro
c/o
Sovrintendenza per i Beni Archeologici e Architettonici
e per
il Paesaggio, per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico
di
Salerno e Avellino
Via
Botteghelle, 11 (Palazzo D’Avossa)
84100 Salerno
Oggetto:
Richiesta rettifica Pannello illustrativo di Piazza S.
Michele.
Invio volumi.
Gentile
dottoressa, come promesso oralmente, Le inviamo le pubblicazioni sulla storia
di Solofra (M. De Maio, Alle radici di Solofra, Avellino, 1997 e Idem, Solofra
nel Mezzogiorno angioino-aragonese, Solofra, 2000) perché possa dotarne
Nel
primo libro (Alle radici di Solofra), troverà, al capitolo primo, Presenze
sannitiche e romane nel bacino del Flubio-Rivus Siccus (pp. 9-28), la ricostruzione della realtà della
conca solofrana all’epoca sannita e romana, che potrà stimolare uno studio più
organico del territorio e del periodo, come auspicato nella sua relazione al
Convegno di sabato 16 maggio u. s. a Solofra.
Il
capitolo secondo dello stesso libro, dal titolo Influssi bizantini e realtà
longobarda (pp. 29-53), parla della realtà storico-ambientale di Solofra
nel più ampio territorio dell’episcopio salernitano e ci introduce al problema
che ci sta più a cuore. Si tratta della pieve di Santa Maria e S. Angelo del
locum Solofre, citata
in un documento del 1042 esistente presso l’Archivio Diocesano di Salerno, che
è pubblicato alle pagine 108-110 nell’Appendice documentaria del
volume suddetto. Come potrà facilmente verificare, leggendo il documento, si
tratta di una sola chiesa con due titolazioni e
non di due chiese,
come una lettura superficiale aveva fatto dire, in studi risalenti agli anni
Cinquanta del secolo scorso. Tale lectio facilior
è stata successivamente corretta da Generoso Crisci (Il cammino della chiesa
salernitana nell’opera dei suoi vescovi, I, Napoli-Roma, 1976, p. 76 e n. 3) e da Bruno Ruggiero (Per una storia
della pieve rurale nel Mezzogiorno medievale e “Parrochia” e “plebs” in
alcune fonti del Mezzogiorno normanno in Potere istituzioni, chiese
locali. Aspetti e motivi del Mezzogiorno medievale dai Longobardi agli Angioini,
Bologna, 1977).
Nonostante
gli studi indicati, che rettificavano la precedente inesattezza, un’importante
pubblicazione di codesta Sovrintendenza (Restauri a Solofra.
Infine,
sempre nello stesso studio,
In
verità tale chiesa era un edificio autonomo, costruito precedentemente,
appartenente al vicino casale Burrelli ed era dedicato a Santa Maria delle
Grazie. Per lungo tempo lo stesso monastero si chiamò “Monastero di Santa Maria
delle Grazie” (v. allegati), proprio perché aveva come punto religioso di
riferimento la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Solo successivamente prese
il nome di “Monastero di Santa Chiara” secondo l’ordine delle suore che lo
reggevano (v. allegati).
Come
ben si comprende la chiesa di Santa Maria delle Grazie e la chiesa di Santa
Chiara sono la medesima chiesa.
A
conferma di tutto quanto sopra esposto si rimanda ai documenti dell’Archivio
Diocesano di Salerno dove la chiesa è stata sempre indicata col suo vero nome,
cioè Santa Maria delle Grazie e agli allegati a questa lettera. Tra essi troverà
un atto dal titolo Costruzione dell’atrio e della facciata della chiesa di
Santa Maria delle Grazie (anni 1588-1593. Cartella Solofra, cappelle) che
parla dell’ampliamento dell’antica chiesa con la costruzione del pronao e della
cinquecentesca facciata. Altri documenti sono inseriti nell’Appendice
Documentaria del secondo libro che Le abbiamo inviato (Solofra nel
mezzogiorno…, cit., parte terza, al n. 1, i docc.
nn. 91, 194, 202, 208, 223, 279, 275, 290, 346, 393,
397, 430, 453, 519, 521, 542, 551, 565, 571, 572, 616, e al n. 2, i docc. nn. 54, 59, 83, 89, 156,
397).
Della
chiesa si parla ancora al paragrafo Le chiede di Solofra all’inizio del XVI
secolo (in Solofra nel Mezzogiorno…, cit., pp. 158-160). Altre
notizie sia della chiesa che del monastero si trovano nel sito http://www.solofrastorica.it/Santachiara.htm.
Il sito inoltre le darà la possibilità di spaziare sulla storia del nostra
città.
Per
completezza, aggiungiamo che questo Centro studi è in possesso di molti altri
dati documentali notarili che permettono di seguire sia l’abbattimento della
chiesa del Santo Angelo che la costruzione del nuovo edificio. In modo
particolare in essi si descrivono le cappelle, e persino la loro posizione, che
furono trasferite dalla vecchia chiesa alla nuova. Tra queste cappelle c’è
quella dedicata a “Santa Maria del 15 agosto” che si riferisce al primo nome
dell’antica Pieve. Tale appellativo cadde quando la chiesa divenne parrocchia.
Data
l’autorevolezza della fonte, l’errore citato ne ha provocato a catena altri da
parte di coloro che si sono acriticamente affidati ad essa. L’ultimo e più
grave, perché a disposizione di tutti - cittadini e turisti - è quello che si legge nel Pannello
illustrativo, posto, da poco tempo, accanto alla Collegiata di San Michele
Arcangelo di Solofra. Fa parte del progetto Mirabilia curato da codesta
Sovrintendenza e dal Ministero dei Beni Culturali. In esso si legge che
Per
ristabilire la verità storica su una realtà importante della nostra città, ma
soprattutto per evitare che in
futuro si cada nello stesso errore, La preghiamo di farsi portavoce e presentare
ai Funzionari competenti il problema. Chiediamo, quindi, che venga riformulato
il Pannello illustrativo con la corretta notizia.
La
informiamo che questo Centro studi ha in allestimento un Pannello illustrativo
della Chiesa di Santa Maria delle Grazia e del Monastero di Santa Chiara che
verrà posto a poca distanza da quello citato e che chiaramente conterrà
indicazioni contrastanti con quello a tutt’oggi esistente.
Sicure
che l’Istituzione da Lei rappresentata risolverà il problema esposto, La
salutiamo cordialmente.
Lucia
Petrone
N. B. Per un utile ed immediato confronto alleghiamo quattro pagine
del Catasto onciario del 1754 (Archivio di Stato di Napoli, n. 4133) ed
una raccolta di alcuni documenti riguardanti
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Vedi gli errori che si
trovano nel cartellone posto accanto alla Collegiata
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Le sfortune di Solofra
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