Famiglie solofrane
Romano
Il ceppo si impiantò
a Solofra in seguito al processo immigratorio dovuto alla decurtazione subita dalla
società locale per la peste. È presente nella seconda metà del XVII secolo.
XVIII
Nel 1754 si hanno le
seguenti famiglie:
Sant'Angelo-Strada
vecchia
Giovanni, cordaro di 60 anni sposato con Maddalena Grimaldi (46
anni), con i figli Nicola (conciatore di coire di 25), Pasquale (scarparo di 18
anni), Gennaro (tamburaro di 18 anni), Giuseppe (lavoratore scarparo di 15
anni), Livia (14 anni). Abitazione in fitto.
Biagio, maestro cordaro di 39 anno, sposato con Rosa Rubino (39
anni), Felice (14 anni). Abitazione propria sedile di case di varie stanze ai
Piedi di S. Angelo, selva castagnale a le Janeste. Pesi a favore della Chiesa
di S. Maria delle Grazie, della Chiesa dello Spirito Santo e della Camera
feudale.
Sorbo
Niccolò, conciatore di 28 anni, sposato con Maria Scarano (27
anni), col fratello Pasquale (calzolaio di 18 anni), con la nonna Vittoria
Vigorita (70 anni). Abitazione propria con vari sottani e soprani dotale della
moglie. Sedile di case ai Piedi di S. Angelo con giardino, per uso conceria.
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Conceria di
Niccolò Romano
sita a Pie’ S. Angelo.
XIX
Nel
1842 è censita la conceria di Nicola Romano e figli. Nicola era figlio di Raffaele appartenente alla famiglia del
Sorbo. Alla fine del secolo si era formata la società Ciriaco Giliberti e Nicola Romano. |
XX
Nella
prima metà del secolo è attiva la conceria
Nicola Romano e figlio Raffaele
Si
registra una società di questo industriale con Troisi Giuseppe di Giosuè
1938. Nella foto Nicola Romano (terzo da sinistra)
titolare della conceria sita in via delle Magnolie al Toppolo.
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Da sinistra: Michele Pandolfelli, Giovanni
Pierro, Nicola Romano, Donato Guarino, Michele Franco, Giannattasio, Michele
Severitano. La foto è stata concessa dal Centro studi de "Il Campanile". |
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