Urna con le reliquie di Santa Dorotea nella Collegiata di San
Michele Arcangelo
Il reliquiario conserva il teschio e diverse ossa della martire
Un dono di Filippo Bernuardo Orsini per pacificarsi
con la popolazione dopo i forti
contrasti col padre Domenico
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la lotta condotta dalla comunità solofrana contro il feudatario e guidata da
Dorotea Santa della Cappadocia visse nel IV secolo, morì a Cesarea durante le persecuzioni di Diocleziano. Perseguitata dal preside Sapricio e decapitata, è protettrice dei fiorai e dei giardinieri. Si
racconta che andando al patibolo incontrò un pagano, Teofilo, che la provocò
dicendole di volere “rose e mele”, colte dal giardino di Cristo a cui la
giovane rispose che lo avrebbe fatto. Mentre stava pregando prima di morire le apparve un bambino con in un cesto rose e mele.
Dorotea gli disse di portarle a Teofilo che si convertì subendo il martirio. L’immagine
della santa è ritratta con tralci di fiori . |
Una santa molto venerata nella
famiglia Orsini. Ne portò il nome la figlia di Flaminio, moglie di Pietro
Orsini e balia di Ferdinando. Dorotea Orsini feudataria di Solofra |
Dorotea Orsini ritratta nell’angolo sinistro della Madonna
del Rosario del Guarino
(Chiesa di S. Domenico di Solofra
)Vedi
il testamento di Dorotea Orsini fondatrice del Convento di
S. Domenico
Con questo atto Domenico Orsini rinnova il deposito dell’urna
nella Collegiata