Lo scempio della scalinata di Santa
Chiara
La chiesa nacque
tra il tre e il quattrocento con lo sviluppo
urbanistico che in questo periodo ebbe Solofra.
Fu la chiesa del casale Burrelli, detto poi Pie’ S.
Angelo e quindi Volpi.
Era dedicata a Santa Maria
delle Grazie.
Il suo secondo nome deriva dal fatto che alla fine del Cinquecento le fu costruito accanto il Convento sotto la regola di Santa Chiara di cui divenne la chiesa. Per molto tempo però lo stesso Convento si chiamò di Santa Maria della Grazie.
Nel XVI secolo, il secolo d’oro solofrano, quando la cittadina espresse il meglio di sé lasciandone i segni, la chiesa subì un’ampia ristrutturazione, poiché si arricchì
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del prònao,
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della facciata rinascimentale
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della scalinata
La scalinata
semitrapezoidale, che ne sottolinea lo slancio, ma soprattutto ne indica
l’appartenenza al casale che si stendeva ai suoi piedi, è formata da pietre
modanate, opera degli scalpellini di Calvanico che nello stesso secolo
prestarono la loro opera anche alla Collegiata e poi al Palazzo
Orsini.
La ristrutturazione della chiesa si era resa necessaria perché, con la costruzione della Collegiata, si era venuta a trovare allo stresso livello della nuova chiesa, per cui si avvertì la necessità di creare una distinzione e di evidenziare la sua individualità.
Vale
ricordare che la Collegiata, proprio in questo secolo era sorta sulla
medioevale chiesa dell’Angelo che aveva una direzione diversa, con la
facciata verso sud e verso le botteghe di conceria lungo il fiume. Il nuovo
tempio, nelle sue ampie dimensioni e con una nuova direzione - la facciata
verso il centro mercantile -
rispondeva alle nuove esigenze di una società artigiano-commerciale
che si creava con la nuova chiesa un sostegno alla sua economia e che vedeva
in essa il segno della propria valenza. |
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Ecco come verrà sistemata la scalinata
Il recente intervento di pavimentazione di una delle due piazze del Centro storico solofrano ha inglobato il sacrato della Collegiata e la gradinata in questione, sostituita da gradini di pietra nera lavica etnea, creando un tutt’uno con la piazza e col sacrato.
Si stravolge e cancella la individualità che la chiesa ha
conservato
per oltre 4 secoli.
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Chiesa di Santa Maria delle Grazie o di Santa Chiara
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