Amici di Solofra nel
Novecento
Matilde Serao
Conobbe Carmine Troisi
Tra Carmine Troisi e
Matilde Serao vi fu un rapporto di amicizia.
Alla giornalista napoletana, che insieme al marito Edoardo Scarfoglio
aveva fondato il Mattino di Napoli, il Troisi dedicò sul giornale da lui
fondato La città del sole un poemetto
Pastelli meridionali. Santa Lucia
Fu ricambiato con la pubblicazione sul Mattino, nella famosa rubrica tenuta
dalla Serao, I
mosconi, di alcuni suoi versi.
I versi di Carmine Troisi
(Sergio Italico)
La mia tendina nuova
con
la nota della pubblicazione nei Mosconi
del Mattino.
Il giornalismo solofrano
prese molto dalla esperienza della Serao
che sul Corriere di Napoli
aveva inventato una fortunata rubrica di cronaca mondana dal titolo Api, mosconi e vespe,
in quanto il titolo "Le
rane", il cui gracchiare si richiamava al
chiacchiericcio della cronaca, prese le mosse proprio da quella rubrica.
In seguito si ebbe la rubrica
Le rane in giro
che nello specifico imitava proprio la rubrica della Serao.
Il Troisi inoltre intitola sul
giornale che dirigeva un suo intervento Moscone
che gracchia in cui dà il suo saluto a "Le Rane", che in quei
giorni avevano visto la luce, delle quali, dice il sole (della città) si limiterà a lambire carezzevolmente
il ventre in modo che esse potranno, inorgogliendosi, veder compiuto il
desiderio della rana di Esopo, cioè di diventare
grosse come una mucca fino a scoppiare.
Il titolo richiama i
"Mosconi" che
L'amicizia con la scrittrice
napoletana continuerà anche con l'altro giornale, quando fu chiusa
Una sezione del giornale, che
fu una sua caratteristica, fu intitolata Le rane in giro a
firma di Ranunculus (Carmine Troisi). Comprendeva un
resoconto di cronaca cittadina: un lutto, una culla, una laurea, onomastici, notizie di chi arriva e di chi parte. Il Ranunculus, il ranocchio, infatti
si rivolge alle signore e alle signorine dicendo che vuole condurre una rubrica
che deve essere quasi un pettegolezzo.
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