Un
solido rapporto commerciale intensificatosi con la famiglia feudale
*
Solofra ha avuto intensi rapporti con
Gravina di Puglia già prima di divenire feudo degli Orsini. La cittadina
delle Murge si trova infatti
sulla via, che anticamente era percorsa dalla pastorizia e dal commercio ed
essa stessa fu sede di un mercato, quindi fu frequentata dai mercanti e dai viaticali solofrani per i loro traffici.
Nel Cinquecento, quando
gli Orsini divennero feudatari di Solofra, i legami con la cittadina e l’intera
Puglia divennero più ampi e qualificati. La famiglia feudale, che si insediò nel nuovo possedimento con un palazzo proprio, fu
punto di riferimento di un’intensa vita che univa i due centri, che da questo
momento ebbero in comune i Signori.
Importante fu il rapporto di mecenatismo
tra gli Orsini e Francesco
Guarini, che cominciò intorno al 1640 quando
al pittore solofrano fu commissionato un quadro di Pietro Orsini, continuò con
Dorotea, che volle per la chiesa di San Domenico una Madonna del Rosario e si
consolidò nel 1644, quando il nostro artista dedicò a Ferdinando Orsini un
dramma sacro del cugino Onofrio Giliberti
chiedendogli la protezione.
Il proficuo sodalizio con la potente
famiglia feudale, portò il pittore a lunghi soggiorni a Gravina, durante i
quali produsse ritratti di santi e di madonne e tele del Vecchio e del Nuovo
Testamento, in linea con la devozione religiosa della famiglia, di stampo controriformistico. A questo
clima il Guarini aderì vestendo l’abito talare, infatti
nel 1641 ottenne gli ordini minori col titolo di "abate laico".
Seguì la famiglia feudale anche a
Napoli e forse a Roma pertanto, le vicende degli ultimi anni del Guarini
si intrecciano con quelle degli Orsini, i cui ideali
aristocratici l’artista seppe ben rappresentare nelle tele del ciclo orsiniano.
La cittadina pugliese conserva, anche
se non si conosce il luogo, le spoglie del Guarini che morì il 20 dicembre
del
Nella seconda metà del XVII secolo i
rapporti tra Gravina e Solofra ebbero una marcata dimensione culturale e
religiosa: in entrambe fu educato Pier Francesco Orsini,
entrambe furono sede di due Accademie fondate dal futuro papa Benedetto XIII, a
Gravina l’Accademia dei Famelici, a Solofra l’Accademia di Amene lettere.
Col favore degli Orsini vennero da
Gravina e da molti centri della Puglia, a Solofra diverse famiglie che
colmarono i vuoti che la pestilenza del 1656 aveva lasciato nella nostra
cittadina.
Da Gravina, all’inizio del XVIII secolo
giunse la pietra con l’immagine della Madonna della Consolazione,
prelevata da una delle grotte del posto. Il fatto fu considerato miracoloso
tanto da alimentare una leggenda e da portare alla costruzione della omonima chiesa
alle porte di Solofra.
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