C’era una volta
Immagini di Solofra
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Conceria con la
caratteristica ciminiera. Le concerie sorsero in due luoghi: lungo il fiume
(rione Toppolo), lungo il vallone Vellizzano
(Fontane soprane e sottane) e a S. Agata. |
Fede antica Il
campanile della Collegiata e le case della Via vecchia che sorsero lungo
l’asse di comunicazione tra il rione delle concerie e la chiesa. |
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Il centro cinquecentesco Il palazzo Zurlo con a destra la Via
vecchia (o via della fortuna) e a sinistra la Via nuova (via Gregorio Ronca).
Sul lato sinistro il palazzo Orsini. Il palazzo
Zurlo fu costruito nella seconda metà del XIV ed accolse le carceri del
feudatario. Quando fu costruita la Collegiata la
famiglia feudale cedette una parte dei terreni intorno al palazzo per
permettere l’ampliamento della chiesa e quando fu costruito il palazzo Orsini
ci fu un accordo con l’Universitas per la
sistemazione dello spazio antistante e delle due strade. |
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Il Convento dei Cappuccini e
la chiesa S. Maria delle Selve. Sorge su un pianoro lungo le falde del monte Vellizzano da cui si gode uno dei più bei panorami sulla
conca. Fu fondato alla fine del XVI secolo su un
lascito testamentario della famiglia Landolfi. Qui i monaci in una
foto della metà del secolo scorso. |
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M. De Maio, Alle radici di Solofra, Avellino, 1997
Solofra nel Mezzogiorno angioino-aragonese, Solofra, 2000
Per prelievi totali o parziali citare il sito o le opere indicate
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