Stradario solofrano
.
Questi nomi sono stati
presi sia dalle "aree di circolazione" del Comune di Solofra
che dall’elenco telefonico ove compaiono nomi di località attestati in antico
tempo.
.
Abate Giannattasio: strada
che da via Gregorio Ronca (v.) conduce al Toppolo (v.). Era
l’antica via cupa (o cupa di sotto). Si intitola al matematico
solofrano Felice Giannattasio.
Afflitta: strada tra via
Casapapa (v.) e il Sorbo. Era la principale
via di comunicazione tra
Agostino Landolfi:
strada tra Piazza Umberto I e Piazza del popolo intitolata al
possidente solofrano che donò il suo palazzo per un ospizio.
Aldo Moro: strada in parte di recente costruzione tra via G. Maffei
(v.) e via Roma intitolata allo statista democristiano ucciso dalle
Brigate rosse nel 1978. Nella parte iniziale attraversa il vallone S.
Domenico e nella parte finale occupa lo spazio dell’abbattuta chiesa di S.
Croce.
Aniello De Piano: piazzetta
privata di viale Regina Elena intitolata al costruttore proprietario.
Annunziata: via del Vicinanzo verso i Caprai (dalla chiesa
omonima).
Arco Torre: località del galdo ed antico nome di una masseria (Arco)
infeudata da Carlo I d’Angiò alla famiglia Fasano
(detta da una torre di
controllo per l’entrata nel territorio solofrano).
Balsami: strada che
attraversa l’antico casale sui monti ad est (da "balsamum"
una resina usata per la concia, o da "balteus"
corteccia di salice ricca di tannino, oppure da "balza" ripiano del
terreno).
Bussola/i: località della
parte bassa della conca che deriva dall’antico toponimo li bussoli da
"busso" arbusto che cresce nei terreni sassosi.
Cacciata:
strada che unisce il Sorbo soprano ai Balsami giungendo a via
Nuova Scorza. Era un antico luogo ove l’acqua si gettava nel vallone.
Caduti
XXI settembre: nuova via tra Caposolofra e i Caprai che ricorda i
morti del bombardamento alleato del 21 settembre del 1943, che colpì proprio
questo luogo.
Campo
del lontro: località sul monte Vellizzano
che prende il nome da una fossa, il lontro, per la concia delle pelli.
Campi:
località dei Balsami verso il Toppolo dall’esistenza di ampie
balze pianeggianti, le prime ai piedi dei monti.
Canonico Troisi:
strada del Sorbo, intitolata al canonico e primicerio Carmine Troisi
(1866-1948), che cantò Solofra nei Sonetti volanti (Avellino, 1926) con
lo pseudonimo di Italo Irpino.
Caposolofra: strada che attraversa uno degli antichi casali posto ai
piedi del passo di Turci.
Caprai:
strada che attraversa l’antica località tra il Vicinanzo e Caposolofra e che
prende il nome dall’attività che anticamente caratterizzò Solofra.
Cappuccini:
strada che dal Sorbo soprano che porta al Convento di S.
Francesco.
Carcarella: parte della strada che dal Toro soprano porta a S. Andrea.
Prende il nome da calchara luogo con forni per
la calce.
Carmine Troisi:
vedi Canonico Troisi.
Carpisano: località della parte bassa della conca da “carpiter”,
fondo aperto, o da “carpino” relativo all’albero.
Casapapa: strada che da piazza S. Domenico porta a Caposolofra
dal nome di una famiglia solofrana che vi aveva l’abitazione.
Casa
Petrone: strada di S. Andrea che prende il nome dall’abitazione della
omonima famiglia solofrana. Una parte del casale dei Burrelli (dietro la Via
vecchia) prendeva questo nome.
Casarienzo: strada di S. Agata che prende il nome dalla famiglia locale de
Arienzo.
Casate:
strada che attraversa un’antica zona di S. Andrea.
Casino:
strada di S. Andrea che precedentemente era quella di una selva detta così per
l’esistenza di una costruzione di piccole dimensioni.
Castello: strada della collina del castello
longobardo.
Carmine
Troisi: vedi Canonico Troisi.
Celentane: strada della zona a confine con Montoro che anticamente indicava
un’ampia località di insediamento di gente provenienti dal Cilento. Il toponimo
è attestato nel 1254.
Cerzeta: strada che da S. Agata porta a Banzano da cerza
ghianda della quercia comune ed anche l’albero, distinta in loco da cerro
(v.).
Cigliano:
località di S. Agata verso le Celentane (da ciglione specie di talea e
sponda delle balze del terreno).
Cioppo di S. Vito: località della zona pianeggiante da pioppo (dial. loc. chioppo) presso l’omonima chiesa.
Condotto:
strada del Sorbo, da "luogo che conduce", "che porta
a".
Consolazione: strada provinciale per Montoro dalla
chiesa omonima in località galdo.
Cortina
del cerro: strada dell’antico casale a sud sulle pendici del monte dell’uovo.
Da un tipo di costruzione altomedioevale (cortina) caratteristica della
zona e da cerro, tipo di quercia che dà una ghianda detta "cerro" e
anche "galla". Il toponimo è documentato nel 1015.
Cortine: strada che porta
da S. Agata a S. Andrea dalle tipiche abitazioni altomedioevali.
Costantino
De Maio: via di S.
Agata intitolata ad un cittadino locale, podestà di Solofra.
Croce:
antica via che unisce la Forna al Sorbo.
Della
Fortuna: altro nome della via Vecchia.
Della
libertà: strada che da via Maffei porta al viale Principe Amedeo o Villa.
Del
popolo: piazzetta del casale Forna, dal nome della chiesa omonima abbattuta
nella ristrutturazione della zona con l’apertura di via Nuova Scorza (v.).
De
Stefano: via privata di S. Agata (traversa di via Cortine) intestata ai
proprietari.
Dodici
apostoli: parte della provinciale per Montoro, dalla Chiesa omonima (una volta
S. Maria di Costantinopoli).
Felice De Stefano: parte
dell’antica Piazza e continuazione di Piazza Umberto I fino al
viale Regina Elena o S. Domenico. La strada è intestata al
marinaio, ingegnere navale e dirigibilista (1889-1935) che partecipò alla prima
guerra mondiale.
Fontanelle:
strada di S. Andrea che ricorda un luogo ricco di vene d’acqua tanto che il
Pergola è detto anche monte delle vene.
Forna: strada che da piazza del Popolo conduce a via Garzilli. Fu il
nome di un casale che nel XV secolo sorse lungo la via di collegamento tra i
Balsami e il Fiume. Prese il nome dal "forno" di Domaschino
Giliberti.
Fornaci:
località della Castelluccia di antico impianto
(dall’esistenza di questo tipo di attività).
Giardini
di S. Agostino: traversa di via Aldo Moro (dai terreni del convento agostianiano).
Giuseppe Maffei: via da piazza
S. Domenico alla ferrovia, e parte dell’antica via detta scanate (da scanalato, luogo che scava la
collina), intitolata al magistrato (1829-1892) che si impegnò, come
rappresentante solofrano all’Amministrazione Provinciale, perché il tronco
ferroviario S. Severino-Avellino passasse per Solofra e sostenne la
ristrutturazione viaria della zona.
Francesco Guarini: strada di S. Andrea intitolata all’artista solofrano che vi nacque.
Fratta:
via che da piazza S. Giacomo porta al viale Principe Amedeo. Prende il nome da
un casale che si sviluppò intorno alla chiesa di S. Giuliano.
Garzilli:
strada che da via Forna porta a Piazza Umberto I e che prende il
nome dall’abitazione della omonima famiglia, che fin dal XIV secolo vi si
stabilì dal ceppo originario di Caposolofra.
Gregorio Ronca: prima parte della strada
che da Piazza S. Michele porta a piazza Umberto I. L’altra parte è detta via
Roma (v.). La strada è intestata al marinaio, navigatore e scienziato della
marina italiana nato a Solofra nel 1859.
Giuseppe Maffei: via che da
piazza S. Domenico porta alla ferrovia. Intitolata al magistrato che alla fine
del XIX secolo come rappresentante alla Provincia si impegnò perché la ferrovia
Napoli-Avellino passasse per Solofra e sostenne la ristrutturazione viaria
della zona.
Iangano: zona tra il Melito e il Sambuco. Da lanca
bassura del terreno e biancana terreno sterile di argilla poco fertile.
Largo
S. Caterina: piazzetta allo sbocco di via L. Landolfi (v.) che prende il
nome dalla chiesetta omonima sita nel palazzo Giliberti-Murena-Garzilli.
Lavinaio:
strada che da piazza Umberto I porta a via Aldo Moro. Antico nome di un
luogo dove si raccoglievano le acque provenienti dal Sorbo e risiedevano le
botteghe lorde solofrane.
Luigi Landolfi: strada che da piazza del
popolo conduce al largo S. Caterina, intitolata all’avvocato e letterato
solofrano-napoletano dove aveva sede la casa natale.
Macello:
parte di via lavinaio (v.).
Magnolie:
via del rione Toppolo e traversa di via F. Giannattasio (di
impronta sannita).
Mariolina
Didonato: parte di "via della libertà"
intitolata ad una giovinetta morta in età prematura, figlia del proprietario
del terreno su cui fu costruita la strada.
Masserie:
località della zona bassa che prende il nome da questo tipo di realtà agricola.
Melito:
zona lungo la strada per Sant’Agata documentata in età longobarda con nome di
"balle de la mela".
Michele
Napoli: strada dei Volpi che inizia dal ponte dello Spirito Santo ed è
intitolata al Tenente
di Fanteria (1894-1916) caduto nella prima guerra mondiale.
Misericordia: via e rione
della Fratta che prende il nome dalla chiesetta omonima.
Municipio:
via di Sant’Agata che ricorda l’esistenza del centro amministrativo quando la
frazione aveva un governo autonomo (1798-1926).
Nuova:
precedente nome di via Gregorio Ronca, in opposizione alla Via
Vecchia, attestata all’inizio del XV secolo quando in seguito alla
costruzione del Convento di Sant’Agostino si ebbe una ristrutturazione viaria
nella zona.
Nuova
ASI: strada della zona industriale (dall’istituto interessato
all’insediamento).
Nuova
scorza: via che da piazza del popolo giunge alla Scorza costruita in
seguito alla ristrutturazione abitativo-viaria avvenuta negli anni sessanta.
Palazzo:
via di S. Andrea.
Panoramica
Turci: parte della via panoramica che unisce la Consolazione con la provinciale
per Turci.
Pasteno: via e località della zona alta dei Volpi.
Petrara:
località lungo la strada per S. Andrea che indica un luogo pietroso.
Pozzillo:
strada di S. Andrea (testimonia la grande quantità acque che ebbe il
luogo).
Principe
Amedeo: viale alberato che da piazza San Michele conduce a via Giuseppe
Maffei, detto anche villa, poiché faceva parte dei giardini del palazzo Orsini.
Regina
Margherita: via che da piazza S. Michele conduce ai Volpi. Era detta nel XIV
secolo Burrelli, poiché attraversava l’omonimo casale, poi dal XVII fu
detta Pie’ S. Angelo.
Roma:
parte alta dell’antica via Nuova.
S.
Agata irpina: parte della via che unisce Solofra alla frazione omonima, che
anticamente era detta S. Agata di sotto o di Serino per distinguerla
dall’altra parte del casale e per indicarne l’appartenenza, e che nel 1923 ebbe
cambiato il nome in quello odierno.
S.
Andrea apostolo: parte della via che unisce Solofra alla frazione omonima, che
anticamente era detta S. Agata di sopra o di Solofra per distinguerla
dall’altra parte del casale e per indicarne l’appartenenza (questa parte del
grande casale di S. Agata fu staccata dall’altra nella seconda metà del XIII
secolo. Ancora oggi si dice S. Agata ’e coppa per indicare questa
frazione).
Sambuco:
prima parte della via che dal Toro porta a S. Agata. Il nome, indicante una
località, è documentato nel XVI secolo.
Sette
pani: via e zona della parte bassa della conca solofrana. Si riferisce al
prezzo dell’acquisto di un terreno.
S.
Gaetano: via della parte bassa di Caposolofra nell’antico casale di Fontane
sottane.
S. Giuliano: piazza del
rione Fratta dalla chiesa che vi sorge.
S.
Lucia: via della parte bassa di Caposolofra che indicò fin dal XVI secolo
l’antico casale di Fontane sottane. Dalla chiesa omonima.
Scorza: zona dei Balsami
sulle prime falde dei monti Mai. Il toponimo indica il prodotto della corteccia
delle querce e dei castagni usato per la concia.
Selva
di Nuzzo: località di Caposolofra già documentata nel XVI secolo.
Selvapiana:
località della parte bassa della conca, documentata nel periodo longobardo.
S.
Giacomo: parte dell’antica via che dal Sorbo sottano porta a Caposolofra dalla omonima chiesa.
Sorbo:
via di uno dei più
antichi casali di Solofra, divisa in Sorbo sottano e Sorbo soprano.
S. Rocco: piazza dinanzi
alla chiesa omonima.
Starza: via della Fratta. Nome di origine sannita della collinetta che
accolse le tombe del popolo italico insediato nella conca. Fu poi il nome di
due possedimenti feudali.
Starza del Conte: parte alta della collinetta omonima.
Starza Novella: parte bassa della collinetta omonima.
S. Vito: località della
parte bassa della conca solofrana dalla chiesetta omonima.
Tofola: località di S. Agata ai piedi di Castelluccia.
Da tofa, una tromba usata dai pastori.
Toppolo:
località dell’antico casale Fiume a cui in seguito dette il nome.
Toro:
via che dalla ferrovia giunge al Sambuco. Era un antico casale della
parte bassa della conca solofrana di chiara origine sannita. Sorgeva sulla
destra del torrente Cantarelle ed era diviso in Toro soprano e Toro
sottano.
Turci:
via che conduce al passo omonimo.
Turci
Castello: via che conduce ad una zona, tra il passo di Turci e la
collinetta del castello, di recente insediamento.
Ugo
De Maio: piazzetta di S. Agata intitolata ad un cittadino locale.
Umberto
I: parte della piazza centrale di Solofra. Era l’antica platea o via del
commercio del casale Sortito; via di S. Agata.
Vecchia:
via che unisce le vie Gregorio Ronca e Roma a piazza S. Rocco.
Parallela alla Via Nuova prese il nome (lasciando il primitivo di cupa)
in opposizione ad essa in seguito alla ristrutturazione viaria avvenuta tra la
fine del XIV e l’inizio del XV secolo con la costruzione del Convento di S.
Agostino. Fece parte nel XVII secolo di un casale insieme a S. Angelo (S.
Angelo-Strada vecchia).
Vico
del vento: via del Sorbo sottano che porta alla Forna.
Vicinanzo: località meridionale di Caposolofra Nel XV secolo era un
casale.
Vigne:
località collinare di S. Agata sulle pendici del Pergola, detta
anticamente vignoli dalla presenza di vigneti.
Visciglito: località di S. Agata nella zona di Castelluccia,
che prende il nome da viscigli piante giovani
da innestare.
Volpi:
via dell’omonimo casale nella parte meridionale del territorio solofrano.
Anticamente il nome indicava solo una località poi, nel XVII secolo, si estese
al casale di Cortina del cerro-Casate. Il toponimo è di origine sannita
per l’abitudine di quel popolo di intitolare i luoghi agli animali.
Lo sviluppo urbanistico ha dato a Solofra
un gran numero di strade che non hanno ancora un nome. Questo fatto ha
permesso il recupero di molti antichi toponimi presi dalle particelle
catastali e indicanti le località dove sono posti i terreni su cui sono sorte
le nuove costruzioni. Si deve a questa carenza se sono emersi dal passato e
diventati vivi questi veri e propri reperti linguistici. Il toponimo ha un
grande valore storico poiché è il segno lasciato dagli uomini in un luogo. Si auspica da queste pagine che Solofra
non perda questi antichi segni e che la nuova toponomastica sia rispettosa
del passano della cittadina. Ci si augura per esempio che le zone antiche
vengano fornite di targhe storico-toponomastiche con l’indicazione dei vari
nomi che la strada o il luogo ha avuto nel corso del tempo. Si può in tal
modo recuperare, se pure in minima parte, ciò che le esigenze moderne e la
selvaggia ricostruzione hanno tolto a Solofra. |
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