Un artigianato particolare: gli strumenti musicali

 

 

Gli organari

 

La tradizione musicale solofrana è affiancata da quella dell’artigianato degli strumenti musicali tra cui gli organi.

Antonio Famiglietti nelle sue testimonianze parla di organi costruiti dalle sapienti mani di artigiani solofrani le cui canne erano costituite da canne vegetali.

Organi di questo tipo esistevano nelle antiche chiese di Santa Croce, dei XII apostoli, di Santa Maria di Loreto e dell’Afflitta.

Espressione più importante di questo artigianato fu la fabbrica di organi di Luigi e Raffaele D’Orso (D’Urso).  

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Luigi e Raffaele D'Urso (D'Orsi) erano titolari di una ditta che operava nel campo fin dal 1730 in attività che aveva mercati e riconoscimenti persino all'estero. Meritarono a Parigi nel 1909 la Croce di Onore e nel 1912 la medaglia d'oro in occasione della Esposizione internazionale.

L'opera solofrana più importante fu l'organo della Collegiata, di egregia fattura che fu così giudicata da Zeno Fedeli di Foligno: "I signori Luigi e Raffaele, padre e figlio D'Urso, nell'adempimento del progetto [dell'organo] vi hanno corrisposto in modo degno della maggiore lode" e, "non badando a sacrifici di sorte, hanno posto materiali di primissima qualità", "l'hanno eseguita secondo l'esigenza dell'arte moderna, tanto che l'organo ha valore di gran lunga superiore a quello progettato e da poche chiese del meridione posseduto. Il progetto ha subito modificazioni in meglio con un numero maggiore di registri nonostante le difficoltà della strettezza dell'ambiente. La Ditta ha dovuto provvedere anche a sue spese alla modificazione di un arco esistente".

(Da "Il Campanile", ottobre-novembre 1984, I D'Orsi organari del 1730)

 

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Un documento.

La costruzione dell'organo della Chiesa di San Michele Arcangelo di Solofra

Mi affretto a trascrivere qui di seguito la decisione della onorevole Giunta provinciale amministrativa del 25 settembre corrente con la quale si approva la pratica circa la ricostruzione dell'organo nella Chiesa di San Michele per tutti gli effetti e le conseguenze di legge, restando esonerato questo Comune da qualsiasi altro obbligo e da oggi stesso le va fatta la consegna e all'uopo è pregata accusarmene ricezione.

"La Giunta amministrativa in seduta del 25 settembre 1901, lette le due deliberazioni 10 aprile e 6 maggio 1901, con le quali il consiglio comunale di Solofra ha stabilito di accettare l'offerta di Nicola Giliberti per la costruzione a sue spese e col concorso dell'opera di Raffaele D'Urso, dell'organo nell'antica ed artistica Chiesa di S. Michele, di patronato comunale, ed a condizione di doversi corrispondere a lui ed alla consorte Guarino Filomena, durante la loro vita, annue lire 235 per anni 25 con l'annua spesa di lire 25 e provvedersi, dopo la sua morte, ai funerali in suo suffragio.

Letta l'altra deliberazione dello stesso consiglio del 13 agosto u. s. con la quale fu stabilito di far redigere una perizia giurata circa il valore dell'organo da costruirsi, secondo il progetto del detto Raffaele D'Urso, e che l'annuo vitalizio delle lire 235 pagherebbesi con parte della pigione dello stabile taverna di proprietà comunale locata per annue lire 550. Letto il progetto del detto D'Urso e la perizia giurata dal costruttore Fedele Zeno; ritenuta la necessità della costruzione dell'organo in detta chiesa sia per la conservazione dell'artistica sua cassa sia per l'esercizio delle sacre funzioni e che alla relativa spesa debba accorrere il Comune di Solofra pel suo diritto di patronato sulla Chiesa stessa. Ritenuto che con la perizia giurata del costruttore d'organi sig. Fedele Zeno siasi ritenuto esatto il progetto del D'Urso e corrispondente alle prescrizioni ecclesiastiche ed alla tecnica moderna tanto raccomandata dai competenti nei diversi congressi per la riforma dell'organo in esame e che per la spesa per quello da costruirsi possa ascendere da lire 9000 a 10000, ritenuto che i patti convenuto tra il Giliberti e il D'Urso per l'esecuzione dell'opera da collaudarsi con l'intervento del Sindaco sono esatti. Ritenuto che contro le principali condizioni proposte dal detto Giliberti per quella costruzione e dal Comune accettante nulla trovasi ad osservare. Infatti dai documenti esibiti risulta che il Giliberti conta oggi oltre i 65 e che la Guarino oltre i 64 e che leggittimo sia il matrimonio da essi contratto il 30 novembre 1864. Per modo che aggiungendosi alle dette età il tempo che dovrà decorrere per la consegna dell'organo dalla quale epoca soltanto dovrà il comune cominciare e corrispondere le convenute lire 235 a rate mensili è bene agevole il dedurre che un'alea favorevole correrà l'Amministrazione Comunale a vantaggio della quale resterà un'opera di non lieve valore; osservato, però, che mentre l'altra proposta del Giliberti circa i funerali è determinato pel solo periodo di anni 25, invece nel deliberato consiliare del 10 aprile vedeasi accettata a tempo indeterminato. Converrà, quindi, che su tale riguardo la predette deliberazione sia conforme alla proposta dello stesso Giliberti.

Approva

I predetti deliberati del Consiglio comunale di Solofra del 10 aprile 6 maggio e 13 agosto corrente anno 1901 con la sola modifica che la spesa pel funerale in suffragio del Giliberti debba sopportarsi non oltre il periodo di 25 anni dal suo decesso.

Firmato. Il Prefetto Presidente Frola. Il relatore Magnolimerio. Il segretario Crispino. Il sindaco Buonanno.

 

Collaudo.

L'anno 1902 il giorno 11 maggio in Solofra. Noi Zeno Fedeli, costruttore di organi da Foligno, essendo stato invitato dal Sindaco di Solofra a collaudare un organo costruito e dai signori Luigi e Raffaele padre e figlio D'Urso ed alla base del progetto racchiusa nel contratto interceduto tra Raffaele D'Urso e Nicola Giliberti contratto debitamente registrato il 19 ottobre 1901, albo 2 vol. 18 Id. 198 esatte lire 84 D. Ciuzeta e da noi riconosciuto con precedente perizia giurata regolare e corrispondente alla tecnica moderna, ci siamo oggi attentamente occupato sul redatto progetto sia stato regolarmente eseguito e con coscienza dichiaro che i signori D'Urso nell'adempimento dell'incuria assente vi hanno corrisposto in modo degno della maggiore lode e che non badando a sacrifici di sorta hanno posto materiali di primissima qualità eseguita secondo l'esigenza dell'arte moderna e che l'organo ha un valore di gran lunga superiore a quello progettato e da poche chiese nel meridione similmente posseduto. Tanto abbiano riferito nell'adempimento ricevuto pur facendo notare che il Progetto ha subito modificazioni in meglio con un numero maggiore di registri e che nonostante le difficoltà della ristrettezza dell'ambiente, ha dovuto provvedere anche a sue spese alla modificazione di un arco esistente. Zeno Fedele. Visto. La Giunta: F. Buonanno. G. Ronca. M. Buongiorno.

22 aprile 1902. In risposta alla sua nota a mano ricordata nomino a collaudatore il sig. Zeno Fedele e come suonatore il Professore sig. Pacilio di Avellino ai quali Lei potrà scrivere direttamente. Il sindaco M. Buongiorno. Indirizzato a D'Urso Raffaele, organista. Solofra.

 

Municipio della Città di Solofra

Sessione ordinaria primaverile del Consiglio Comunale del 26 maggio 1902

La Presidenza è al Sindaco Signor Buonanno Francesco.

Fatto l'appello nominale sono presenti i signori:

Buonanno Francesco, Buongiorno Michele, De Vita Michele, Garzilli Michele, Grassi Donato, Napoli Pompeo, Pandolfelli Nicola, Parrella Rocco, Ronca Gaetano, Vigilante Bartolomeo, Barra Federico Segretario.

Organo San Michele. Consegna.

Il signor Presidente riferisce che i Signori Padre e figlio D'Orsi completarono l'organo in questa monumentale Chiesa di S. Michele Arcangelo ed il lavoro è riuscito superiore ad ogni aspettativa, stante il giudizio all'uopo manifestato dall'egregio costruttore di organi Sig. Zeno Fedele di Foligno. Ed è lieto di poter affermare che i Signori D'Orsi, nostri concittadini hanno con discapito e sacrifici pecuniari, saputo corrispondere alla fiducia in loro riposta, imperocchè l'organo fu da essi costruito corrisponde perfettamente alla tecnica moderna. Invita perciò il Consiglio ad esternare un voto di lode agli ottimi artisti, e nel medesimo tempo dispone che le chiavi dell'organo venissero consegnate al capo della chiesa Sig. Galdi.

Ed il Consiglio a voti unanimi

Esterna ai Signori D'Orsi vive azioni di grazie per l'organo da essi testè costruito in questa monumentale chiesa di S. Michele, essendo il lavoro riuscito superiore ad ogni aspettativa e corrispondente perfettamente alle esigenze dell'arte e tecnica moderna.

Così deliberato. Seguono le firme del Presidente anziano e segretario

Rilasciata a richiesta dei Signori D'Orsi per semplice notizia.

Solofra 23 marzo 1903

Il sindaco G. Ronca. Il segretario Barra.

 

 

 

 

 

 

 

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