Una donna del XVI secolo

 

Testamento di Gevelisca de Rubano de Rutolo Guarino

vedova di Mazzeo de Gentile Guarino

 

 

1528, marzo 3.  (ASA, Notai Avellino, B    ff. 44v e sgg.).

Testamento di Gevelisca de Rubano Guarino, relitta del fu Mazzeo de Gentile Guarino, dettato in località Casate, nella domos focale dei figli, Leonardo e Francesco (confinante con i beni dei fratelli Masello, Raimondo e Bello de Guglielmo Guarino), in cui nomina eredi i figli Marco, Leonardo e Domenico che saranno anche suoi esecutori testamentari. Dona a Domenico il letto se serrà inzorato con detta mogliera in casa e 30 gliomera [gomitoli] de filato, dispone per le figlie, Carella, Caranate, Beatrice, Bellissima, Benedetta e Francescina, tarì 1 ciascuna, altri lasciti per la Cappella di S. Giovanni Battista, jus dei Guarino [appartenenti alla famiglia de Gentile], per la chiesa di S. Angelo, per i frati di S. Agostino. Dona alla Cappella di S. Maria [di Costantinopoli] una tobaliam novam, alla chiesa di S. Maria delle Grazie uno rigliere, dispone dei lasciti in beneficio della Cappella facienda in S. Agostino sub vocabolo S. Maria del Popolo, uno bimmarello per la chiesa di S. Croce, altri legati per le chiese di Salerno e di S. Angelo, per salterio legendo, per la Cappella di S. Giovanni in S. Angelo, per i presbiteri di S. Angelo e i frati di S. Agostino, per quarantana dicendo, per le Confraternite di S. Croce e di S. Maria delle Grazie. Dona uno scappusino e dei panni linei negri al fratelli Lisio [Loisio], ed uno scappusino ai generi Cosimo Giliberti, Antonio de Garzillo [figlio di Gioe e fratello di Loisio delle Fontane soprane e abitante alle Casate], Sabato de Federico [famiglia delle Casate], Andrea Ronca e a ciascun figlio.

 

 

Attività finanziaria di Gevelisca:

 

Deve dare: 

Tarì 5 a Marino Pagliuso (lavora all’Ospitale di S. Croce) per un mutuo.

Tarì 20 a Carlo de Verità (famiglia delle Casate) per la gabella della farina.

A Marco, suo figlio, 3 thola di farina delle quali deve per resta tarì 12.

 

Deve avere per recoglienze da:

Stasio Forino (banditore e testimone della curia di Solofra, abita al Toro sottano) grana 10.

Cosimo Giliberti (genero della testatrice) grana 3.

Alberico Fasano (proprietario di molte selve dei cui prodotti fa il commercio) tarì 3 da cui ha avuto 23 sarcine grosse e 300 sarcine menutole.

Antonio Garzillo (è genero della testatrice ed appartiene ai Garzillo di Caposolofra) tarì 17, ma ha in suo potere uno lenzulo e uno bambarello.

Golio de Troisio (marito di Beatrice Parrella, figlio di G. Loisio e nipote di Grandonio delle Casate, famiglia trasferitasi ai Burrelli, è fratello di Anna che ha sposato Antonio, fratello di Mazzeo e cognato di Gevelisca) tornesi 3.

Rubino Troisio (è fratello di Golio) tornesi 2.7.

Luisi de Petrone (appartiene alla famiglia di Pellegrino dei Burrelli variamente imparentata con i Guarino delle Casate) tornesi 11.5.

Antonio de Troisio (altro fratello di Golio) tornesi 13 e tarì 5.

Laurenzio Troisio (figlio di Hercole e fratello di Gio Loisio) grana 3.

Vinciguerra Guarino (figlio di P. Angelo di Mosè, abita alle Casate col fratello Rinaldo vicino alla casa di Gevelisca) grana 3.

Ludovico Guarino (appartiene alla famiglia di Gentile) grana 7.

Laurenzio Tura (appartiene ai Tura delle Casate) grana 7.

Paulo Guarino (è figlio di Gentile delle Casate) tarì 1.8.

Marco Parrello (appartiene alla famiglia della  moglie di Golio) grana 7.

Carmosina de Ottavio Guarino (è Ottaviano di Augusto Gauarino appartenente alla famiglia di Gevelisca ed abitante alle Casate) grana 2.

Cesare Grasso (fratello di Damiano ha beni alle Casate e al galdo) tarì 1.

Damiano Grasso (fratello di Cesare) tarì 3.12.

Tiberio Guarino (fratello di Gevelisca) ducati 4.3.10.

Sebastiano Troisio (fratello di Golio) grana 1.

Sabato de Federico (genero di Gevelisca) tarì 11.7.

Paulo Guarino (v. sopra) grana 12.

la mogliera [di Paolo] saracine 4 de frasche:

Rosa de Bencivegna Guarino (della famiglia Rutolo) grana 7, di costei Gevelisca dice di avere una ronca e una tovaglia.

Masello Guarino (appartiene alla famiglia Guarino de Rutolo) grana 2.

Costante de Andeto (appartiene alla famiglia Guarino de Rutolo) grana 9.

Lisi Guarino (è fratello della testatrice) grana 7.

Defendino Rubino (ha sposato una Guarino delle Casate) tarì 1.

Marco (è suo figlio) tarì 8.15.

Leonardo (altro suo figlio) tarì 7.

 

Giudice: Julio de Gentile Guarino (giudice molto presente nella curia solofrana, padre di Mazzeo).

Testimoni: don Angelo de Guarino (appartiene alla famiglia di Mazzeo).

Pasquale de Tura (abita alle Casate insieme al fratello Francesco).

Cosimo de Garzillo (è notaio della famiglia di Antonio Garzilli, genero di Gevelisca).

Sabato de Federico (genero della testatrice).

Antonio Garzillo (genero della testatrice).

Lisi de Rubano Guarino (fratello della testatrice).

Marino predetto (appartiene alla famiglia Guarino de Rutolo).

Cola de Caravita, Lucenzio Guarino

 

 

Cortina delle Casate abitata dalla famiglia di Mazzeo.

Abitazione con orto di Mazzeo, figlio di Gentile Guarino, e di Gevelisca di Rubano Guarino (confinante con beni dei fratelli Rainaldo e Vinciguerra Guarino, di Ungaro Guarino e di Alessandro Giaquinto); abitazione di Leonardo, e Marco figli di Mazzeo; abitazione Francesco di Mazzeo e del fratello Domenico (confinante con i beni dei fratelli Masello, Raimondo e Bello de Guglielmo Guarino).

 

Cortina delle Casate della famiglia di Rubano [de Rutolo] Guarino.

Cortina astracata di Lisi di Rubano Guarino con i figli Francesco, Cesare, Desiderio e Catanio, le figlie Grazia, Franzina, Alfonsina e con la moglie Lisa Pirolo.

 

Gevelisca è imparentata con la grande famiglia dei Troisi delle Casate (poi trasferitasi al vicino casale dei Burrelli) sia da parte del marito, Mazzeo, che da parte della sorella e del fratello. Il fratello Sinibaldo ha sposato Guerrina Troisi, figlia di Ettore Troisi che ha sposato Emilia, sorella di Gevelisca.

 

 

La famiglia De Federico, imparentata con la famiglia di Gevelisca.

Cortina detta la pastina alle casate della famiglia de Federico con abitazione di Marco, del fratello Sabato e del fratello Paolo (confinante con beni degli eredi del fu Graziano de Bello Guarino, di Antonio de Andeto Guarino [de Sarro], della cappella di S. Giovanni, e Palamidesso de [Stefano] Guarino, di Galieno Fasano, di Alessandro di Jacobo Giaquinto); lo orto dereto le case dei de Federico (confinante  beni di Verità e Guarino); selva arborata castagnale di Sabato de Federico.

Sabato, che ha sposato una figlia di Gevelisca, moglie del fu Mazzeo, ha un figlio Ferdinando che sposerà una Guarino delle Casate. Sarà in società con i Guarino Palamide [dei de Rutolo Guarino delle Fontane] e con Cosimo Giliberti, cognato.

De Federico, famiglia di origine salernitana, individuata tra le famiglie “civili” (al decimo posto) all’inizio del XIV secolo. Nel 1458 si ha notizia di un Renzio insediato nel fondovalle in un fondo di Carpisano con i figli Andrea e Paolo mentre Ruano è rappresentante dell’Università (1476)  Nel XVI secolo conserva ancora solidi legami con la Foria di Salerno dove il ceppo aveva svolto e svolgeva l’attività mercantile e artigianale della pelle che ha determinato il trasferimento a Solofra. I possedimenti si sono estesi al galdo fino e alla cerzeta e con insediamento nella zona alta delle Casate di Solofra, al pasteno, dove la famiglia abita una cortina detta la pastina alle casate. Si individua un capostipite uno Zabano (o Sabato) con i fratelli Marco, Sabato, Federico, Pasquale e Paolo.

Le persone più rappresentative sono i primi due fratelli impegnati in attività mercantili e finanziarie con legami societari e sostenuti da un importante legame familiare con i Vigilante e i di Donato del vicino casale della Fratta. Si individuano intensi rapporti commerciali con la zona di Giffoni e le zone interne dell’Irpinia. Nell’artigianato sono specializzati nella lavorazione della pelle con una scarperia in cui sono impiegati anche operai e che lavorano le pelli conciate nella conceria di Marco (una costruzione di due piani). Questa è tenuta mediante una società economico-familiare con i Guarino delle Casate (società di Marco con Cristofano Vigilante per le pelli, poi con Battista Vigilante per la vendita di lana).

 

 

 

 

 

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