Toro

 

 

Casale posto ai piedi del monte Pergola e della parte occidentale della collina del castello. Era diviso in Toro soprano e Toro sottano.

 

Era costituito da una parte alta che comprendeva la collina del castello fino alla carcarella (località petrara) e alla chiesa di San Nicola alle scanate e la zona dell’odierna ferrovia e una parte bassa, tra il vallone del Vellizzano, la Fratta e S. Agata, fino al sambuco (lo sambuco al toro sottano), a parte del carrano e a San Vito.

 

Fu il primo abitato della conca, poiché accolse l’insediamento sannita, come il suo nome testimonia.

Nel medioevo si trovò in parte in territorio di Montoro, che giungeva al vicino melito, poi in quello di Serino insieme a tutto il versante solofrano del Pergola-San Marco. Nella seconda metà del XIII secolo passò, col favore di Carlo d’Angiò I, a Solofra insieme al castello e a tutta la zona circostante.

 

Il suo tessuto abitativo fu costituito da una serie di “corti”, spesso una dentro l’altra o collegate da strette vie vicinali, diretta emanazione delle cortine del vicino insediamento di S. Agata.

 

Fu il casale della più antica famiglia Vigilante che faceva capo a Petrillo. Nella parte alta abitavano le famiglie Maffei e Iuliano, sulla collina del castello un ramo dei Guarino.

 

Nel suo territorio ci fu l’antica chiesa, detta San Giuliano vecchio al Toro, prima che ne fosse costruita una nuova nel casale Fratta. Nel XVI secolo già esisteva la chiesa di S. Antonio al Toro, mentre all’inizio del Seicento fu costruita la chiesa della Madonna del Carmine, di jus della famiglia Maffei.

 

 

 

 

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