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Il forte legame commerciale e religioso di Solofra con Salerno
favorì la formazione di una solida tradizione medica legata alla Scuola Medica
Salernitana
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Da
questa scuola vennero i tre medici Riccardo, Nicolò ed Andrea Fasano che da Salerno portarono gli studi medici
a Napoli al seguito degli Angioini. Furono medici di corte e Protomedici del
Regno.
Protomedico: Era il capo della Sanità del regno di Napoli. Era il
responsabile di tutta la vigilanza delle attività mediche e del rilascio
delle relative autorizzazioni. Presiedeva |
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Si può individuare il
legame che unì
Nel corso del Trecento ci furono molti
trasferimenti di artigiani della pelle e di speziali da Salerno a Solofra.
Speziali salernitani trasferitisi a Solofra furono
i Roncha e i Corneto.
Spezieria: Bottega per la vendita di spezie e droghe medicinali ed
anche di rimedi preparati con tali sostanze in un attiguo laboratorio. Locale
per custodire le spezie in genere di uso medicinale presso un ospedale o una
comunità religiosa, ma anche per altri usi come per la concia delle pelli. Spezie: Erano le sostanze aromatiche di origine vegetale e in
genere di provenienza esotica, usate per condimento di cibi e nella
preparazione di medicamenti, balsami profumi e cosmetici. Anche tutte le
sostanze vegetali come mirto, sommacco, amindolis,
usate per il loro contenuto tanninico per fermare
il processo di putrefazione della pelle. Speziale: Colui che vendeva e apprestava spezie erbe medicinali preparati medicamentosi, medicine. |
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L’Ospedale di S. Croce
Nel corso del quattrocento la chiesa di S. Croce,
che sorgeva nel forum mercantile solofrano, si distinse per la sua attività a
protezione dei forestieri e dei malati con la una Confraternita sorta per tale
scopo.
Essa nel 1509 ebbe da papa Giulio II
l’autorizzazione a costruire un oratorio ed un Ospedale, che fu
sostenuto da tutta la comunità con lasciti testamentari.
Si legge in una relazione del Sacro Regio Consiglio
sul feudo di Solofra:
Un ospedale principalissimo
che usa l’opera di misericordia ai poveri, che nella provincia di Principato
Ultra e città non vi è migliore né simile
Nel 1591 (8 agosto) l’Arcivescovo di Salerno mons.
Bolognini visitandolo trovò una disponibilità di dodici posteri e tre infermi
ricoverati.
L’Universitas sostenne
l’ospedale con la nomina e la retribuzione dei medici e con varie franchigie.
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XVI secolo
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Giovan Camillo Maffei.
Medico e filosofo aristotelico. Non esercitò solo l’arte di Esculapio, ma
ampliò i suoi studi introducendovi le sue competenze di musico e filosofo.
Dette infatti impostazione scientifica ad un metodo già conosciuto
empiricamente e cioè l’uso della musica nella cura di alcune malattie
approdando a quelle intuizioni su cui oggi si poggia una parte della
medicina. Nel Cinquecento questo argomento trovò pratica applicazione ed
interesse da parte di medici e scienziati. Per approfondire vai a |
Il fisico Valerio Fasano fece parte nel 1522
della Commissione per la sistemazione del secondo corpo statuario i Capitula noviter facta.
Furono Dottori alla Scuola Medica Salernitana:
Bruno Fasano figlio
del dott. Cola Andrea (9 gennaio 1579, vol. 114t)
Giovanni de Maffeis (26 luglio 1579, fascio I, registro 4, foglio 96t)
Flaminio de Maffeis (1584, Giuramento dei Dottori, fascio 1584-
Iacopo Guarino detto Ronca (1° aprile 1586, ivi, fascio 1586-
Sebastiano Ronca (19 maggio, ivi, fascio 1590-
Salvatore Papa, sacerdote (ivi, f. 136t)
Fulvio Giliberti (1° agosto 1596, ivi, fascio 1596-
Leonardo de Pandolfellis (1° agosto 1596, ivi, f. 143)
Solofra aveva istituito la gabella della mortella
che era tra i prodotti concianti quello più usato che fu assunta dal napoletano
Francescantonio Pirricello (1577) e fu al centro di
contrasti (1597).
Per le sostanze usate nella concia molte delle
quali si trattavano in spezeria e cioè amindolis, fruscamine, mallano, mortella, noce di galla, scorza, vallonea, verzo, visco.
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XVII
secolo
Furono Dottori alla Scuola Medica Salernitana:
Michelangelo de Petronis (15 marzo 1612, Giuramento dei Dottori, fascio 1610-
Antonio de Maffeis (2 luglio 1619, ivi, fascio
Marco Antonio Caropreso (16 maggio 1623, ivi, fascio 1622-
Valerio Murena (4 giugno 1626, ivi, fascio 1626-
Troiano Maffei (15 giugno 1627, ivi, fascio 1626-
Lorenzo de Petronis (28 giugno 1628, ivi, fascio 1628-
Aniello de Maffeis (27 luglio 1628, ivi, fascio 1628-
Decio Donato Perreca (18 marzo 1642, ivi, fascio 1642-
Liberato de Maffeis (16 marzo 1644, ivi, fascio 1644-
Giovanni Francesco Petrone (9 agosto 1653, ivi, fascio 1653-
Aniello Ronca (10 novembre 1653, ivi, fascio 1653-
Nicola Antonio de Tura ( 25 dicembre
1661, ivi, fascio 1661-
Giuseppe Ronca (maggio 1668, ivi, fascio 1668-
Felice Ronca (21 giugno 1672, ivi, 1671-
Ferdinando de Maffeis (8 maggio 1674, ivi, fascio 1674-
Gabriele de Petrone (ivi, f. 31).
Giovan Basilio Vigilante (11 agosto 1674, ivi, f. 62t).
Fabrizio de Maffeis ( 26 settembre 1675, ivi, f. 123).
Emilio Pacifico (11 giugno 1693, ivi, fascio 1692-
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Ancora:
Giulio Cesare Maffei che fu medico di corte.
Giovan Sabato Guarino, fratello del pittore Francesco.
Diploma
al Dottor Fisico Giuliano Guarino rilasciato nel 1687 dal priore Antonio
Mazza (Salerno, Archivio di Stato). Da
M. Pasca (a cura di), Vedi |
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In questo periodo importante fu la spezeria
solofrana della famiglia Fasano a cui era annesso un laboratorio per la
preparazione delle erbe concianti, specie il sommacco e la mortella. Gabriele Fasano nella sua opera Lo Tasso napoletano cita questa
attività.
In un documento dell’Archivio di Napoli sono citati quattro
speziali di Solofra, Giovan Camillo Murena,
Bartolomeo Ronca, Cesare Moscato e Giovan Tommaso de Petronis che si dolgono dei rappresentanti in Principato
Ultra del Protomedico del Regno. Denunciano che costoro "con minacce di
volerli sbergognare, e bruciare le robe delle loro
botteghe, anche se di buona qualità, se non elargiscono il denaro, che vogliono
essi. Esigono dalli barbieri cinque carlini e dalle mammane altri cinque"
(Partium Summariae,
v.
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XVIII
secolo
°
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Leonardo Santoro Medico solofrano-napoletano che dette dignità di scienza alla
chirurgia Pur avendo condotto gli studi a Napoli conseguì |
Nicola Landolfi fratello dell’avvocato Luigi, specialista nelle "piaghe
cancerose" fu consulente in Francia, a Vienna, Berlino, Monaco dove fondò
cliniche specialistiche
Alessio Landolfi, fratello di Nicola.
Bartolomeo Vigilante (Matricolae, n. 228).
Sebastiano Giliberti nato il 15 dicembre 1735 (1757 Scuola Medica salernitana
fascio 100 n. 33)
Mario Ronca
nato il 1° settembre 1727 (1746, 1749, 1755, Scuola Medica Salernitana, fascio
98, n. 152)
Rocco Vigilante, sacerdote (2 dicembre 1758, Giuramento dei Dottori, fascio
1757-
Francesco Vigilante (Matricolae, n. 168)
Vincenzo Grasso (23 aprile 1774)
Giovan Battista Vigilante
(1774, Matricolae, n. 374)
Francesco Solimene (20 aprile 1785)
Salvatore Maria Ronchi
(nato a Solofra nel 1773 e morto a Napoli nel 1840) insegnò medicina
all’Università di Napoli.
Giuseppe Ronchi (7 settembre 1790).
Pasquale Ronca, speziale di medicina, impegna nella industria speciaria
medicinale in droghe 40 ducati.
Gabriele Guarino (6 giugno 1792).
Gaetano Garzilli (12 giugno 1792).
Antonio Garzilli (ricordato per i fatti del 1799).
Gio Stefano Vigilante, "speziale di medicina" impegna nella sua bottega
alla platea in droghe 100 ducati.
Nicola Vigilante, dottore di medicina.
Giuseppe Grimaldi, "speziale di medicina" col figlio Lorenzo
"dottore fisico".
Giovanni Ferraro, chirurgo di Antonio, "Barbiero".
Antonio Giliberti col fratello Gabriele, "speziale mercante con
bottega alla platea".
Marco Antonio Guarino e il figlio Tommaso che reggevano una "spezeria sita alla platea".
Alessio Ferrazzano, "speziale di medicina" e il figlio Niccolò
impegnano nella loro "medicinal spezeria 80 ducati in droghe".
Filippo Petrone,
speciale di medicina col figlio Nicola, impegna nella sua "spezeria 75 ducati in droghe e altre speciarie".
Barnaba Ronca, dirigeva la "spezeria Garzilli". Di lui dicono le cronache: aveva una
precisione e immediatezza di diagnosi che alla sola veduta dell’infermo, nella
prima visita, pronunciava la sentenza o di vita o di morte; ma pur anco senza
vederlo, colla sola osservazione dell’urina che si faceva pervenire in casa;
quale essendo di donna gravida dava ragguaglio del partose
era mascolo o femina.
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XIX
secolo
Giuseppe Antonio Grassi, fu chirurgo nel Corpo dei Cannonieri e chirurgo Primario
dell’Ospedale degli Incurabili, socio dell’Accademia Cerusica. Autore di varie
opere di medicina tra cui Medicina militare e navale (Napoli, 1844) e Dizionario
militare italiano (Napoli, 1844).
Giuseppe Maria Grassi, "speziale di medicina al vicolo di S. Giacomo".
Michele Buonanno, chirurgo
maggiore del Corpo della Reale artiglieria.
Nicola
Buonanno (1853-1897), fu chirurgo all’Ospedale dei Pellegrini e agli
Incurabili
Ferdinando Garzilli, primo chirurgo sulla nave Palestro che non volle
abbandonare morendo nella battaglia di Lissa (il suo nome è su una lapide
nell’Ospedale di Marina di Napoli).
Giovanni Landolfi (gli fu annullata la laurea in medicina conseguita durante
il governo carbonaro).
Michele Napoli (laurea nel 1844), Michele Giliberti (1835), Lorenzo Moscati (1861),
Michele Giannattasio (1834), Giuseppe Vigilante (1857).
Esercitavano i medici-chirurghi: Luigi Ronchi,
Cesare Ronca, Alfonso Vistocco, Luigi Giliberti, Nicola Grassi.
Veterinario: Francesco Scarano.
Farmacisti: Gabriele Rubino (1847), Pietro
e Raffaele De Cristofaro (1873), Michele Garzilli (1878), Giosuè
Piemonte (imputato di reati reazionari al tempo dei moti carbonari).
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Agostino Landolfi lasciò il suo palazzo e il reddito di altri suoi beni per
dotate Solofra di un ospedale più grande che fu aperto nel 1888.
Ancora oggi la struttura ospedaliera solofrana porta
il nome di Agostino Landolfi.
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XX secolo
Luigi Ronchi, medico con una spiccata passione per la storia e la letteratura classica.
Gabriele
Russo, professava grande
passione verso la scienza e aveva umana comprensione per il malato a cui sapeva
dare una particolare serenità anche nei casi più incerti per la maniera
suadente e ragionata con la quale lo informava, lo ammaestrava a comportarsi e
lo sorreggeva moralmente. Fu Colonnello medico all’Ospedale Militare di Napoli.
Fu medico a Valona durante le operazioni in Albania.
Carmelo Lettieri, fu Generale Medico all’ospedale Militare di Milano.
Alfonso Vistocco, Aristide De Vivo.
C’erano due farmacie:
Farmacia De Cristofaro.
Farmacia Garzilli.
N.B. I dati di questa ricerca sono passibili di
ampliamento.
Vedi
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M. De Maio, Alle radici di Solofra, Avellino, 1997
Solofra nel Mezzogiorno angioino-aragonese, Solofra, 2000
Altre
fonti:
F. Scandone, Documenti per la storia dei Comuni dell’Irpinia,
Avellino, 1956.
Archivio
di Stato di Napoli (Partium Summariae,
Catasto onciario).
Archivio
di Stato di Avellino (Notai B6522 e sgg.).
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Per prelievi
totali o parziali indicare le opere citate o questo sito
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