Nicola Antonio Tura
(1624-1706)
uomo di legge e vescovo
Appartenente ad un'antica famiglia di Solofra. Fu consulente
e segretario della feudataria Giovanna della Tolfa Orsini e maestro a Solofra di Pier Francesco Orsini,
il futuro papa Benedetto XIII. Quando l'Orsini fu Arcivescovo a Benevento lo chiamò a sé per la collaborazione al Concilio beneventano. Fu vescovo di Sarno
(1673) dove portò l'arte di pittori e battiloro solofrani e dove tenne un
Concilio. Fu lui ad introdurvi la pittura di Francesco SolimenaFu
autore di una raccolta di versi che intitolò
ironicamente Aborti poetici (Napoli, 1665) che risentono della sua
partecipazione all'Accademia di amene lettere fondata da Benedetto XIII e
tenuta nei saloni del suo palazzo di Solofra
Disse di lui Benedetto XIII: "Onorò di sua presenza
i miei Concilii provinciali".
Il papa Orsini lo stimò tanto da
volere, alla sua morte, solenni esequie.
Dallo stemma del Tura nella sala
degli stemmi dei vescovi in Sarno:
"Nicolaus
Antonio de Tura. Solofranus Ordin. Praedicator electus an. 1674. Obiit Die 16 Julii 1706".
Parlano di lui:
O. Caputo, I
vescovi nati nella diocesi di Salerno e Acerno,
Pompei, 1976; C. Di Domenico, Sarno nella
vita e nella storia, Sarno, 1972; Id, Sarno Sacra, Sarno, 1981; Hierarchia Catholica.
Vale correggere un errore del Didonato
che attribuisce ad un altro Nicola Tura, mai esistito, l’opera Aborti poetici. Anche la data di nascita citata dal Didonato
è errata.
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