Volpi
Casate seu Volpi
Volpi
alias Casate
Ampio insediamento sviluppatosi sulle prime falde del Postellone intorno all’antica Cortina del cerro, che fu uno dei due arroccamenti
altomedioevali della conca solofrana. Era costituito da una serie di cortine
unite da un intrigo di stradine che si sviluppavano al di sotto della strada di
accesso al casale Fiume, detta passatoia e chiajo.
Nel XVI secolo l’insediamento si chiamava Casate,
termine che spiega la sua evoluzione dalla Cortina del cerro, mentre solo una
località montana era chiamata “volpi” (termine di origine sannita).
Successivamente (XVII secolo) con l’ampliarsi dell’insediamento specie dopo
la peste del 1656, nella parte bassa e lungo la strada che dal ponte dello
Spirito Santo (Via Michele Napoli) portava a Montoro, il casale prese il nome
di Volpi.
Nel Catasto onciario (1754) occupava la parte alta delle antiche Casate e
quella bassa (bussoli, arco, torre, galdo). Aveva
attività agricole nella zona bassa (detta anche Masserie) e nella parte alta
attività artigianali minori legate alla concia e all’industria delle
selve.
Le località sono quelle montane del Postellone e Chiancarola: pasteno, selva della
donnola, vallone delli luccioli, olivito,
le traverse, lo chiajo, le lemetare,
componici, lo trecco, le coste di Santa Maria. Una parte si trovano anche nella
zona bassa: arco, torre, bussoli, le coste di San Biaso
o della Consolazione, cernara.
Suo centro religioso fu la chiesa di Santa Maria di
Costantinopoli posta nella sua parte bassa lungo la strada che porta a
Montoro.
All’ingresso del territorio di Solofra, in località galdo,
c’era una chiesetta dedicata a San Biagio accanto ad una Taverna per i mercanti. Su
questa chiesa all’inizio del XVIII secolo fu costruita la chiesa della Madonna della Consolazione.
Le famiglie dominati in questo insediamento furono: Guarino, la più antica
e diffusa in tutto l’abitato alto, Tura, De Federico, Migliore.
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